Secondo quanto rivela Bloomberg, il mese di maggio dovrebbe esser stato il peggior periodo mensile per gli investimenti in oro da tredici anni a questa parte. Ancora una volta, la motivazione di questa flessione degli impieghi nei lingotti sembra esser relativo alla crisi finanziaria nel vecchio Continente, che sta spingendo un numero crescente di investitori a preferire gli investimenti nel dollaro statunitense, piuttosto che quelli nel bene rifugio aurifero.
Ne è conseguita una flessione piuttosto corposa degli investimenti in oro a beneficio di quelli in valuta verde, con una contribuzione negativa che sembra esser provenuta in maniera omogenea sia dai mercati più maturi, che da quelli emergenti (l’India, uno dei principali consumatori di oro al mondo, ha ridotto di quasi la metà la propria domanda nel corso degli ultimi mesi).
“Gli investitori dovrebbero comprendere che in una crisi come questa, che sta conducendo al ribasso i prezzi di tutti gli asset, anche l’oro potrebbe subire significativi effetti negativi” – ha dichiarato uno dei massimi economisti e ricercatori sulle commodities della UBS AG – “In una fase nella quale il dollaro è decisa fase di rafforzamento, sarà molto dura per l’oro recuperare terreno”.
► INVESTIMENTO DOLLARO – ORO GIUGNO 2012
Ma quali saranno i destini futuri di dollaro statunitense e oro? A nostro giudizio, la valuta verde potrebbe rafforzarsi ulteriormente nei confronti dell’euro, ma non eccessivamente e, soprattutto, non oltre le due o tre settimane (la “deadline” potrebbe essere indicata nelle elezioni politiche di Atene). Di contro, l’oro potrebbe subire altre parentesi di deprezzamento sulla scia di una domanda in calo, ma non riteniamo che la contrazione del lingotto possa durare ancora a lungo. Pertanto, chi ha un orizzonte temporale di medio lungo periodo, potrebbe ben scegliere di rinnovare l’interesse sull’oro, eleggendo ancora come bene rifugio per eccellenza.