Inflazione, Cina stringe sul cibo

Controlli a tutto spiano sull’alimentare. E’ questa l’ultima mossa del governo cinese per arginare l’inflazione. Nel mese di aprile il comparto, più incisivo nel paniere rispetto alle statistiche occidentali, è cresciuto del 5,9 per cento. Frutta e verdura sono arrivati a picchi del 14 e del 16 per cento.  “E’ negli interessi vitali del popolo mantenere un ordinato andamento e circolazione di prodotti e prezzi agricoli, che poggiano su una produzione regolare”, dicono da Pechino. Da lì sono partiti gli ordini del ministero del Commercio per evitare manipolazioni nei prezzi. La stretta è decisiva. Chi viola le normative rischia sanzioni pesanti, fino cinque volte l’ammontare degli profitti illeciti realizzati. E non si scappa. Anche senza profitti illegali si rischiano multe fino al milione di yuan, pari circa a 120mila euro. ”Strette di politica monetaria, già effettuate nei mesi passati – scrive l’Associated press – non sono comunque escluse, mentre sui grandi paesi emergenti si temono possibili surriscaldamenti dell’economia