Prosegue il nostro approfondimento periodico sull’andamento dei dati macroeconomici sul territorio nazionale. L’Istituto nazionale di statistica ha pubblicato i dati definitivi relativi all’andamento dell’inflazione. Dati che sottolineano come il rincaro dei carburanti abbia inficiato il contenimento dell’incremento dei prezzi, con la benzina in rialzo del 3,6 per cento e il gasolio del 4,4 per cento. Federconsumatori riscontra un’inflazione ben superiore di quella dichiarata dall’Istat (3,2%), affermando che in realtà il costo della vita sarebbe cresciuto del 5,5 per cento, con un aggravio di 1.628 euro annui a famiglia solamente per quanto concerne prezzi e tariffe.
L’Istat, confermando le stime provvisorie, dichiara pertanto che l’inflazione ad agosto è salita del 3,2% annuo e dello 0,4% rispetto al mese di luglio. L’inflazione acquisita nei primi otto mesi del 2012 sale inoltre al 3%, mentre l’inflazione di fondo, che viene calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende al 2,1% di agosto, rispetto al 2,2% di luglio.
Per quanto invece concerne il c.d. carrello della spesa, ovvero i prezzi dei prodotti che vengono acquistati con maggiore frequenza, l’incremento è del 4,2 per cento su base annua, con un rialzo superiore all’inflazione e di quanto registrato a luglio.
Pesano i carburanti, in incremento del 3,6 per cento per la benzina e del 4,4 per cento per il gasolio da trasporto, con l’Istat che precisa altresì come, su base annua, si registrino accelerazioni sia per la verde, che sale del 15,1% (dal 12,5% di luglio), sia per il diesel, in rialzo del 17,5% (dal 14,2% di luglio).
Federconsumatori sottolinea infine che secondo i propri calcoli l’inflazione sarebbe al 5,5%, pesando sulle famiglie per 1.628 euro tra prezzi e tariffe. Solamente per quanto concerne il settore alimentare, sottolinea la Federazione insieme alla Adusbef, l’aumento sarebbe di oltre 308 euro all’anno. Per la benzina, invece, la stangata sarebbe di 768 euro per nucleo familiare.
Continueremo ad informarvi sull’andamento dei parametri macroeconomici sull’inflazione anche nel corso delle prossime settimane.