Proprio quando pensavamo che i vertici dei leader europei il mese scorso avessero potuto fornire una risposta ai problemi dell’euro, e sortire l’effetto sperato, un discorso di Angela Merkel ha riportato la Grecia, e la vulnerabilità del paese, sotto i riflettori.
Tra gli argomenti principali discussi Lunedì dalla Merkel vi è la necessità (e l’urgenza) che la Grecia intensifichi i propri sforzi soprattutto in materia di ristrutturazione volontaria del debito. Il cancelliere tedesco ha avvertito che se il programma finanziario promesso dal governo non sarà implementato a breve, il paese non riceverà la prossima tranche del piano di salvataggio.
Purtroppo, la Grecia è ancora bloccata tra l’incudine e il martello. Il governo deve fare qualcosa, e deve farlo in fretta. Un giornale tedesco ha riportato che l’FMI ritiene che la Grecia abbia a disposizione tre opzioni principali. La prima è un più rigoroso e puntuale piano di consolidamento di bilancio. Ciò consentirebbe alla Grecia di pianificare al meglio la spesa e, naturalmente, ridurre i costi.Un’altra strada che la Grecia potrebbe percorrere è quella di convincere gli investitori ad accettare una svalutazione del debito ancora maggiore. Ricordate l’haircut del 50%? Beh, l’FMI ritiene ora che gli investitori dovrebbero assorbire ulteriori perdite affinché l’operazione abbia realmente effetto.
Infine, i membri della zona euro potrebbe unirsi ancora una volta, e fornire un più ampio pacchetto di salvataggio per la Grecia. Più facile a dirsi che a farsi visto che l’FMI sta già attraversando un momento difficile (costretto a “sputare” denaro). Un possibile default greco come potrebbe influenzare la price action dell’euro? Nel frattempo vedremo cosa succederà e nei prossimi giorni, quando i leader europei si incontreranno per discutere i problemi di Eurolandia… Continueremo ad informarvi sulla vicenda.
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