I mercati continuano a concentrarsi sulla Grecia. “I giochi continuano” e i movimenti di mercato sono legati alla marea di voci circa la situazione greca, hanno commentato gli analisti di Commerzbank.
Se l’interminabile tragedia greca continua a gravare sul morale degli operatori di borsa e sui mercati, il suo impatto sembra essere tuttavia moderato sulle coppie valutarie. Martedì (intorno alle 12:50), l’euro cedeva lo 0,10%, a 1,3109 dollari e si manteneva stabile anche nei confronti della sterlina, a 0,8297 e del franco svizzero, a 1.2072. La riunione della BCE, in programma Giovedi pomeriggio, potrebbe, secondo numerosi analisti e addetti ai lavori, tradursi in un nuovo taglio dei tassi.La moneta unica europea si apprezza dello 0,18% contro lo yen, portandosi a 100,7 yen. Voci di mercato sostengono che il Governatore della Banca del Giappone, Masaaki Shirakawa, abbia l’intenzione di agire e adottare misure per contrastare la forza dello yen, che penalizza l’economia dell’arcipelago.
L’accordo sul secondo piano di salvataggio della Grecia, che sembrava ormai essere concluso, è strettamente connesso al raggiungimento di un’intesa tra i principali partiti greci, il governo, l’FMI e i rappresentanti dell’Unione europea. Tutto sembra possibile, anche l’eventualità che si verifichi un crollo. Le difficoltà che dominano la Grecia, il Portogallo e l’Italia pesano sull’euro e favoriscono la crescita del dollaro.
I leader politici non riescono a superare le loro differenze per affrontare le misure di austerità richieste dall’Unione Europea (UE) e dal Fondo monetario internazionale (FMI) in cambio del rilascio di un nuovo prestito. Le discussioni inciampano sull’insistenza dei creditori/benefattori di abbassare il salario minimo, soluzione respinta dalle parti sociali e dai partiti politici. E il tempo sta per scadere perché Atene ha un bisogno vitale di questa nuova tranche di aiuti per evitare il default.
Nel frattempo, la situazione di stallo continua tra Atene e i suoi creditori. Ieri sera, il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, ha descritto i negoziati con la troika come “così difficili che, quando un capitolo si chiude, se ne apre un altro”. In Grecia Martedì è stato organizzato un nuovo sciopero generale, indetto dai due principali sindacati del settore privato e di quello pubblico.
Il dibattito sulla gestione fiduciaria di Atene continua in sordina … Se questa idea, suggerita dalla Germania due settimane fa, non è più apertamente evocata, i paesi europei stanno ancora cercando di ottenere il maggior numero di garanzie possibili da Atene, prima di rilasciare i famigerati 130 miliardi di euro. Se Atene non otterrà questo nuovo prestito, la Grecia non sarà in grado di rimborsare i 14,5 miliardi di euro di debito con scadenza il 20 Marzo…Ciò vorrebbe dire il fallimento …
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