Grecia, Atene chiede la prima tranche di aiuti

Venti miliardi di euro, 14,5 dall’Unione europea e 5,5 dal Fondo monetario internazionale. A tanto ammonta la prima tranche di aiuti alla Grecia, appena richiesta dal governo di Atene. Al ministero delle finanze c’è fiducia per un’immediata erogazione dei prestiti che – dicono fonti interne – “dovrebbero essere disponibili in giornata”. La richiesta segue l’accordo per il salvataggio del paese ellenico dalla bancarotta, così come deciso dall’Eurogruppo la settimana scorsa.
La Grecia ormai è con l’acqua alla gola. Infatti, il 19 maggio Atene dovrà onorare debiti per 9 miliardi di euro contratti con chi ha investito in titoli di stato decennali, obbligazioni che godono di un alto rendimento (oggi del 7,3 per cento) e, per questo, ad alto rischio. La settimana scorsa il parlamento greco ha approvato le misure d’austerity, indispensabili per ottenere i 110 miliardi di aiuti complessivi in tre anni. Il piano prevede una riduzione delle pensioni, il congelamento degli stipendi e un aumento delle tasse. Misure decisamente impopolari che hanno scatenato le proteste dei cittadini e scioperi a catena nel settore pubblico. Secondo i dati appena diffusi dall’Ocse, il popolo greco è già tra i più tassati d’Europa con una pressione fiscale pari al 41,7 per cento, che grava – secondo le stime – sulle famiglie con un solo reddito e due figli a carico. Intanto, il governo tedesco ha dato l’ok allo stanziamento di oltre 147 miliardi di euro, come quota di partecipazione al maxi-piano di sostegno europeo da 750 miliardi; così come deciso all’Ecofin di Bruxelles.

(foto: Kanellos, la mascotte delle proteste)