Non è il 2010 ma il 2011. In Grecia però il tempo sembra essersi fermato, senza contare il fatto che la situazione economica è più critica rispetto a un anno fa. Oggi è stato indetto uno sciopero generale di 24 ore e circa 100 mila persone, riporta l’agenzia Reuters, hanno protestato di fronte al Parlamento di Atene arrivando a scontrarsi con la polizia, che ha lanciato lacrimogeni nel tentativo di sedare le proteste. Ci sono lavoratori, pensionati e studenti. E’ la più grande manifestazione dal dicembre 2008. Il motivo è palese: i piani d’austerità del governo guidato da George Papandreou non hanno dato i frutti sperati, anzi. Sono stati tagliati salari e le pensioni. E sono aumentate le tasse – nonostante i ripetuti scioperi del 2010 – con l’obiettivo di restituire 110 miliardi di euro di aiuti europei e del Fondo monetario internazionale serviti a salvare la Grecia dal fallimento. Ultimamente i creditori internazionali hanno approvato un’ulteriore tranche da 15 miliardi di euro chiedendo in cambio riforme strutturali al governo. Riforme che non sono ancora arrivate.