Giappone, Hatoyama si dimette. Arriva Kan

Il premier giapponese Yukio Hatoyama (foto) si è dimesso, travolto dagli scandali su fondi deviati al partito e false promesse elettorali, soprattutto sulla rimozione della base americana di Okinawa. Si tratta di una scossa annunciata anche se il premier fino a ieri sosteneva di voler resistere al posto di comando. La decisione è arrivata nella notte dopo la fronda dei colleghi del partito democratico, preoccupati di perdere il posto vista l’imminenza elezioni di medio termine e la popolarità del premier allo sprofondo. La reazione dei mercati non è stata scomposta. Nikkei in ribasso e Yen debole nei confronti delle altre valute su valori non eccezionali dimostrano la distanza del mondo finanziario nipponico dalle questioni di casa. Il paese però ha di fronte sfide difficili. Il principale candidato alla successione è il ministro delle finanze Naoto Kan chiamato ad affrontare una condizione di forte debolezza dei fondamentali dell’economia. A Kan spetterà anche la segreteria del partito dal momento che Ichiro Ozawa (anche spin doctor di Hatoyama) ha lasciato l’incarico perché travolto dallo scandalo sui finanziamenti deviati al partito. “Un personaggio interessante, che ha già dimostrato di saper combattere la potente burocrazia giapponese negli anni Novanta, quando fu ministro della Salute”, spiega Alastair Newton, macro investment strategist di Nomura, parlando di Kan all’agenzia Mf-Dow Jones. “Un conservatore dal punto di vista fiscale, Kan è riuscito a far calare il tasso di cambio dello yen” auspicando nel corso della prima conferenza stampa da ministro che il cross si attestasse a quota 95 usd/yen, spiega Newton.