Giappone, Finanze: Buona fortuna Kan

Prima faceva il vicepremier, adesso è seduto su una poltrona sfortunata. Naoto Kan è il nuovo ministro delle finanze giapponese. Il ruolo di Kan, alfiere della lotta alla corruzione, è già definito: ridimensionare la burocrazia per consegnare il potere nelle mani della politica. Il piano rientra nella grande riforma voluta dal primo ministro Yukio Hatoyama.
Fare il ministro dell’economia a Tokio non dev’essere facile. Nel terzo trimestre 2009 il prodotto interno lordo è tornato al livello del 1992. Il Paese si è perso vent’anni di sviluppo. La deflazione è tornata a campeggiare sui titoli dei giornali. L’indice borsistico, il Nikkei, ha registrato un rimbalzo a fine anno ma i prezzi degli immobili non sono mai stati così bassi da almeno tre trimestri. In una situazione simile non stupisce che il 77enne, Hirohisa Fujii, si sia dimesso per motivi di salute (questione di età e stress). Nella legislatura precedente, di segno conservatore, nemmeno Shoichi Nakagawa aveva retto la pressione. L’ex-ministro delle finanze aveva problemi con l’alcol. Si era presentato al G7 in stato di ebbrezza e subito dopo aveva dato le dimissioni. Adesso tocca a Kan. Un sentito “in bocca al lupo”.