Giappone, risanamento a rischio. Democratici perdono la maggioranza in Senato

L’ipotesi di aumento della pressione fiscale ha schiacciato il neo premier Naoto Kan (foto), sconfitto alle elezioni di medio termine (di fatto un test per il partito democratico). Già dai primi sondaggi si capisce che la coalizione guidata dal partito democratico non avrà la maggioranza dei seggi al Senato. Dopo le dimissioni del primo ministro Yukio Hatoyama, travolto da scandali finanziari e dall’indecisione sullo spostamento della base americana di Okinawa, Kan (già ministro dell’Economia) aveva messo al primo posto dell’agenda politica l’aumento dell’Iva (oggi al 5 per cento – tra le più basse al mondo). Kan ha già annunciato che non si dimetterà ma anzi continuerà a portare avanti il programma di risanamento dei conti (il debito pubblico giapponese è il più alto dei paesi industrializzati). L’imbarazzo però è evidente e c’è da chiedersi come Kan porterà avanti i propri propositi. Stando ai primi exit poll (i risultati definitivi arriveranno domani) il partito democratico avrebbe infatti conquistato tra i 47 e i 50 seggi dei 121 in lizza, mentre per conservare la maggioranza avrebbe dovuto ottenerne almeno 56. La tenuta alla Camera bassa non è in discussione ma le elezioni di mid term hanno decretato la perdita della leadership in Senato. Ora il partito di Kan dovrà cercare nuove alleanze.