Gli otto membri della BoJ hanno deciso all’unanimità di lasciare invariato il tasso d’interesse allo 0,10%. La decisione è stata presa dopo una riunione di due giorni del comitato di politica monetaria , il risultato è quello del 19 dicembre quando si è deciso di portare il tasso appena sopra lo zero, dove è rimasto.
Oggi, però, c’è stata una piccola novità: per la prima volta, la Bank of Japan ha messo da parte la sua vocazione allarmista e nel rapporto di analisi economica ha specificato che la congiuntura si degrada ancora, ma non più “considerevolmente” come indicato a gennaio.
“La congiuntura economica si è aggravata, ma le esportazioni e la produzione industriale hanno cominciato a recuperare per la diminuzione dei livelli di scorte delle aziende tanto all’estero che in Giappone”. Senza nessun eccessivo entusiamo per una ripresa che sembra ancora lontana, l’istituto del Sol Levante mantiene la sua vena realista e guarda al prossimo futuro: “Se la domanda interna rischia ancora di essere debole, – continua il rapporto – le esportazioni e la produzione dovrebbero cominciare a recuperare e, di conseguenza, il ritmo di aggravamento della congiuntura dovrebbe gradualmente rallentare”.
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