Il gas si blocca sotto i colpi della burocrazia. La compagnia di stato ucraina, Naftogaz, ha fermato l’export di oro azzurro verso la Polonia. A diffondere la notizia è la società polacca PGNiG. La causa? Il parlamento di Kiev ha appena approvato una norma che richiede di vendere tutto il gas prodotto solo per consumi domestici. Immediata la risposta di Varsavia che ricorda a Naftogaz il dovere di “adempiere ai suoi obblighi ai sensi del contratto che scade nel dicembre del 2020”. Le parti stanno cercando di trovare un accordo per risolvere la diatriba ma la decisione sembra uno schiaffo per i polacchi visto che fino a poco tempo fa – come rivelato dal quotidiano Gazeta Wyborcza – la PGNiG aveva manifestato l’intenzione di favorire ulteriormente le importazioni di gas dall’Ucraina per arrivare a 200 milioni di metri cubi l’anno (contro i 9 attuali). Annota l’agenzia Apcom: l’Ucraina produce circa 20 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Naftogaz è tenuta a venderne il 90% per soddisfare il fabbisogno interno. La Polonia consuma 14 miliardi di metri cubi di gas all’anno e deve importare il 70% del totale.