Guardando Eur/Usd ed Usd/Jpy si potrebbe pensare che la crisi dell’azionario abbia colpito il Forex a 360 gradi in questa prima giornata di Novembre 2011. Entrambi i cross infatti scendono verticalmente sulla scia della negatività di ieri, andando contro la solita correlazione inversa che caratterizza i due cambi nei momenti di trading ordinario.
Un’analisi poco più approfondita invece fa’ emergere 2 cross particolari che invece in questa giornata difficile “regolano” gli equilibri correttamente, salendo di poco o lateralizzando; il primo è Usd/Jpy che dopo un Lunedì di fuoco mantiene livelli decisamente alti grazie probabilmente all’intervento del Giappone che ha regolato il cambio ed ora riesce a mantenere una fiducia particolare verso gli investitori che ancora non liquidano tutti i long aperti sui ribassi precedenti.
Il secondo positivo è Eur/Chf, che è casualmente l’altro cross su cui uno Stato ha agito direttamente “d’ufficio” per il mantenimento di livelli convenienti o comunque accettabili da parte del diretto interessato. Questa è l’ennesima dimostrazione che le grandi potenze del mondo sul mercato dei cambi stanno sbagliando interventi su tutti i fronti visto che se nel breve periodo i risultati sono accettabili, nel medio e nel lungo diventano disastrosi costringendo a ripieghi dell’ultima ora che finiranno per non funzionare più.
Sotto a quota 1.3630 Euro/Dollaro scenderà ulteriormente per chiudere l’intera ottava in negativo, mentre il recupero di 1.3770 dopo mezzanotte sarà propedeutico per una ripresa lenta e difficile verso le medie mobili di medio periodo ora a 1.3910.
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