Forex Signals: Euro/Dollaro tenta il recupero dopo la bufera

Eur/Usd è sceso ieri insieme all’azionario andando diretto al test di quota 1.3630 e rimbalzando per il close daily appena al di sopra di questo supporto statico che ora divide in due la tendenza di medio periodo.

Al momento il cambio si trova sopra la linea di confine e le prospettive nel breve girano al rialzo nonostante le medie mobili sul grafico orario hanno appena incrociato al ribasso. Il segnale dato dalla tenuta del supporto ha priorità sugli altri, che disegnano un quadro contrastato grazie anche al LaGuerre arrivato in zona di ipercomprato dopo un brevissimo rialzo.

Nel complesso quindi le aspettative sono positive nel breve periodo, a patto di non perdere il supporto indicato e stando attenti anche a quota 1.3754 nel breve periodo, primo campanello d’allarme per l’eventuale ritorno al bear market. Se nel breve si può parlare di target rialzisti è anche grazie al supporto dell’azionario, che vede in alto diversi gap da chiudere anche in caso di bear market di medio periodo, vista l’entità delle finestre di prezzo lasciate sul grafico.

Da lasciare ancora da parte invece Usd/Jpy, che con il ribasso di oggi si porta vicino ai livelli critici di short selling che costringerebbero il Giappone a rivedere gli interventi ed eventualmente pianificarne di nuovi a favore della loro valuta.

Meno range di azione anche su Eur/Chf che torna a comprimere in questa seconda giornata di Novembre il range di estensione per un ritorno successivo alla direzionalità; il pattern vede ora nei livelli 1.2180 e 1.2140 le due uscite da seguire con stop & reverse se necessario e target almeno una volta e mezza la distanza tra i due, che però nella giornata di domani potrebbero cambiare per adattarsi nuovamente al mercato.

Leggermente fermo anche Eur/Jpy, che soffre dello stesso problema di Usd/Jpy che richiede almeno altre 24 ore di trading per visualizzare una soluzione direzionale da seguire per tutta la prossima ottava di trading.