Dollaro Australiano EUR/AUD 1.8305 1.8315 1.812 1.8411 1.8315 1.8352
Dollaro Canadese EUR/CAD 1.5933 1.5942 1.5838 1.5995 1.5874 1.6004
Dollaro Hong Kong EUR/HKD 10.2083 10.211 10.1725 10.2829 10.2273 10.2094
Dollaro Neo Zelandese EUR/NZD 2.3023 2.3048 2.2733 2.3191 2.3137 2.2912
Dollaro Singapore EUR/SGD 1.9719 1.9737 1.9656 1.9855 1.9757 1.981
Dollaro Usa EUR/USD 1.3173 1.3175 1.3123 1.3269 1.3196 1.3173
F. Svizzero EUR/CHF 1.5118 1.5121 1.5078 1.5153 1.5127 1.51
Fiorino Ungherese EUR/HUF 292.65 293.15 288.43 293.39 293.34 290.79
India EUR/INR 65.4405 65.443 65.1607 65.7449 65.66 65.437
Rublo Russo EUR/RUB 43.866 43.891 43.785 44.163 44.047 44.101
Shekel Israeliano EUR/ILS 5.5058 5.5083 5.4872 5.5337 5.512 5.485
Sterlina Britannica EUR/GBP 0.8828 0.883 0.879 0.887 0.8856 0.8821
Won Sudcoreano EUR/KRW 1750.8 1753.3 1743.2 1762.8 1761.1 1757.28
Yen Giapponese EUR/JPY 130.86 130.88 129.33 132.02 130.5 130.7
Zloty Polacco EUR/PLN 4.2939 4.2989 4.269 4.3189 4.291 4.3005
LEGGI IL REPORT DI PIAZZA AFFARI
Chiusura in progresso per i principali indici europei sostenuti soprattutto dai titoli assicurativi e bancari. I listini Ue dopo una mattinata abbastanza volatile hanno accelerato al rialzo in seguito all’uscita dei dati sull’apertura di nuovi cantieri e sui permessi edilizi, inferiori alle attese, e di quelli sui sussidi di disoccupazione, che hanno mostrato una riduzione di 53000 richieste settimanali.
A piazza Affari, lo S&P/Mib e il Mibtel hanno chiuso in nero dell’1,93% a 18154 punti e dell’1,77% a 14371 punti. Bene anche il Cac 40 (+1,76%), il Dax (+1,31%) e il Ftse 100 (+2,13%). Sul paniere principale in luce i titoli del comparto assicurativo, definiti molto volatili da Deutsche Bank. Il settore, secondo un esperto ha la possibilita’ di affrontare la crisi in una posizione di forza relativa rispetto ad altri operatori finanziari e per tale ragione viene apprezzato dal mercato.
In evidenza Fonsai (+15,85%) e Unipol (+10,45%), quest’ultimo sostenuto dalle parole di Carlo Salvatori dichiaratosi fiducioso su una chiusura positiva del 1* trimestre 2009. Bene anche Generali Ass. (+2,66%), Alleanza Ass (+1,35%) e Cattolica Ass (+6,51%). Denaro anche sui titoli del comparto bancario, trainato, a detta degli esperti, dai dati trimestrali di Jp Morgan risultati migliori delle aspettative.
In progresso Mediolanum (+8,19%), Unicredit (+3,28%), che ha ridotto i guadagni dopo la notizia del downgrade del rating di ldr di lungo termine da parte di Fitch, Intesa Sanpaolo (+1,09%) e B.Mps (+3,52%). In rialzo anche Fiat (+2,36%), il cui presidente, Luca Cordero di Montezemolo ha sottolineato che “l’operazione” con Chrysler “ha il 50% di possibilita’ di essere realizzata”. Inoltre, l’a.d. del brand torinese, Lorenzo Sistino, ha dichiarato che Fiat prevede nell’intero 2009 di vendere in Europa 120.000 autovetture alimentate a metano contro le 68.000 del 2008.
Tra le altre blue chip bene Stm (+5,47%) che secondo un analista ha beneficiato soprattutto dell’outlook positivo per il 2* trimestre fornito da Nokia in sede di presentazione dei conti trimestrali. In nero anche Bulgari Spa (+5,3%), dopo l’approvazione del bilancio 2008 e del dividendo di 0,1 euro ad azione, Saipem (+8,16%) e Impregilo (+6,02%). Nel resto del listino male Tiscali (-10,06%), Socotherm (-14,63%) e Eutelia (-0,48%), che risentono della mancata certificazione dei bilanci da parte dei revisori. In rosso anche L’Espresso (-0,73% a 0,88 euro) su cui Citigroup ha tagliato il target price da 1 a 0,8 euro.
In evidenza invece Seat P.G. (+15,12%) di cui e’ passato di mano oltre il 208% del capitale. In nero anche B.Generali (+1,91%) e Granitifiandre (+5%) all’indomani dell’assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio 2008. Sugli scudi Cobra (+25,3%), Class E. (che insieme a Dow Jones & Co. controlla quest’agenzia,+13,85%), Tas (+15,15%) e Mutuionline (+10,53%).
Euro stabile rispetto al dollaro, debole sullo yen e in recupero rispetto alle altre divise in un mercato contrastato, condizionato da una parte dai deludenti dati pubblicati nell’Eurozona e dalle persistenti incertezze sulla crescita mondiale e, dall’altra, da una inattesa riduzione dell’avversione al rischio. A meta’ seduta l’euro e’ stato indicato a 1,3182 dollari, 130,37 yen, 0,8830 sterline e 1,5137 franchi. Chiusura in lieve rialzo per l’euro-dollaro al termine di una seduta contrastata, condizionata dall’attivita’ tecnica e dalle variazioni della percezione del rischio. Alcuni risultati dei primi grandi bancari Usa migliori delle stime hanno rivitalizzato la voglia degli investimenti e quindi spostato il flusso di denaro verso i mercati piu’ redditizi. Nel finale l’euro ha quotato 1,3192 dollari.