Dollaro Australiano EUR/AUD 1.9248 1.9258 1.9246 1.9476 1.9349 1.931
Dollaro Canadese EUR/CAD 1.6609 1.6618 1.6605 1.6744 1.6707 1.6598
Dollaro Hong Kong EUR/HKD 10.4748 10.4781 10.4618 10.5698 10.4579 10.458
Dollaro Neo Zelandese EUR/NZD 2.351 2.3538 2.337 2.3959 2.3497 2.3847
Dollaro Singapore EUR/SGD 2.038 2.04 2.0351 2.0558 2.0349 2.0376
Dollaro Usa EUR/USD 1.3516 1.352 1.3498 1.3642 1.3607 1.3494
Franco Svizzero EUR/CHF 1.5247 1.5254 1.5196 1.5301 1.5266 1.523
Fiorino Ungherese EUR/HUF 301.54 302.04 299.69 304.05 302 300.22
India EUR/INR 68.1464 68.1489 68.1464 69.0183 68.246 68.374
Rublo Russo EUR/RUB 45.088 45.113 45.064 45.712 45.401 45.411
Shekel Israeliano EUR/ILS 5.6511 5.6536 5.6147 5.678 5.657 5.516
Sterlina Britannica EUR/GBP 0.9355 0.9357 0.9274 0.9381 0.9316 0.9242
Won Sudcoreano EUR/KRW 1792.3 1794.8 1785.3 1843.5 1810.75 1837.68
Yen Giapponese EUR/JPY 133.41 133.43 132.29 133.92 133.63 132.24
Zloty Polacco EUR/PLN 4.5549 4.5599 4.5425 4.5782 4.5675 4.56
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Euro in rialzo fin dai primi istanti di mercato valutario, con gli investitori più audaci dopo gli inattesi dati macro positivi Usa resi noti ieri. La divisa unica ha riavvicinato quota 1,36 dollari, di riflesso alla minore avversione al rischio e ancora sulla scia della speculazione circa un cambio di ruolo del biglietto verde nelle riserve mondiali.
L’euro quota 1,3594 dollari, 133,42 yen, 0,9301 sterline e 1,5247 franchi. Euro in lieve ripiegamento rispetto all’apertura a metà giornata di scambi con il rapporto di parità con il dollaro fissato a quota 1,3576 rispetto agli 1,3594 dell’apertura e agli 1,3545 della chiusura di ieri. La divisa comune tratta anche a 0,9328 sterline, 133,53 yen e 1,5282 franchi svizzeri.
L’euro non ha risentito sensibilmente del crollo del pil irlandese nel quarto trimestre, calato del 7,5% su base annua. La performance era del resto attesa dai mercati visto che l’economia irlandese e’ da mesi in grave crisi. Fronte finanziario: seduta di giovedì 26 marzo ancora in recupero per l’Indice S&PMIB 40. I corsi superano la resistenza posta a 16300 e vanno a testare le 16483.
L’indice ha superato l’ area di resistenza situata a ridosso delle 16200/300, dove transita la trend-line che unisce gli ultimi due massimi decrescenti del 06 gennaio e del 10 febbraio. Tale evento fornisce un ulteriore potenziale segnale di forza per le 17200 e livello intermedio a 16700. Un primo input di debolezza, che negherebbe il segnale di positività descritto, scaturirebbe solo sotto le 16150, evento che aprirebbe le porte alle 15900/800 prima e le 15400/350 in seguito.