Dollaro Australiano EUR/AUD 1.773 1.7739 1.7711 1.8033 1.7776 1.7924
Dollaro Canadese EUR/CAD 1.5785 1.5794 1.5688 1.5888 1.5779 1.5894
Dollaro Hong Kong EUR/HKD 10.492 10.4945 10.403 10.5005 10.4609 10.4783
Dollaro Neo Zelandese EUR/NZD 2.2821 2.2843 2.2776 2.3082 2.2861 2.3
Dollaro Singapore EUR/SGD 1.9824 1.9844 1.974 1.9848 1.9803 1.9852
Dollaro Usa EUR/USD 1.3532 1.3536 1.3419 1.3545 1.3494 1.3518
Franco Svizzero EUR/CHF 1.5099 1.5103 1.5089 1.515 1.5115 1.5023
Fiorino Ungherese EUR/HUF 281.74 282.14 281.34 288.97 284.15 289.4
India EUR/INR 64.3522 64.3547 64.25 66.2548 64.623 66.769
Shekel Israeliano EUR/ILS 5.6263 5.6288 5.5648 5.63 5.619 5.59622
Sterlina Britannica EUR/GBP 0.8834 0.8837 0.88 0.88933 0.8825 0.8905
Yen Giapponese EUR/JPY 130.21 130.25 126.92 130.41 129.28 128.67
Zloty Polacco EUR/PLN 4.4112 4.4212 4.4115 4.4896 4.468 4.4795
LEGGI IL REPORT DI PIAZZA AFFARI
Il nervosismo dei mercati ha di nuovo spostato l’attivita’ verso le valute difensive e il dollaro, tra queste, riceve la maggiore attenzione. I pesanti dati pubblicati nei principali Paesi dell’Eurozona hanno evidenziato un quadro economico tutt’altro che brillante, accentuando la prudenza degli investitori per quanto riguarda le strategie di lungo periodo.
A meta’ seduta l’euro quota 1,3466 dollari (1,3582) dopo avere oscillato tra 1,3419 e 1,3486. L’euro chiude sul filo degli 1,35 dollari, recuperando qualche frazione grazie alle ricoperture e al ritorno dell’interesse per le Borse. La volatilita’ della percezione del rischio ha comunque segnato la seduta sin dall’inizio, con il dollaro che ha conquistato l’interesse quando il tasso di avversione e’ sembrato prevalere. Nel finale l’euro ha quotato 1,3497 dollari (1,3582 venerdi’ e 1,3494 Bce oggi) dopo avere oscillato tra 1,3419 e 1,3516.
Chiusura in rialzo per i principali indici del Vecchio continente che, dopo una mattinata in rosso, sono passati in positivo e hanno ampliato i guadagni in scia all’apertura in nero di Wall Street. A piazza Affari lo S&P/Mib e il Mibtel hanno chiuso in calo rispettivamente del 2,07% a 19953 punti e del 1,39% a 15707 punti. Bene anche il Cac 40 (+2,41%), il Dax (+2,42%) e il Ftse 100 (+2,26%). Denaro sul comparto industriale. In progresso Pirelli & C. (+3,67%), Finmeccanica (+2,28%) e Fiat (+4,12%).
L’amministratore delegato di quest’ultima, Sergio Marchionne, ha incontrato oggi a Ruesselsheim il numero uno di Gm Europe, Carl-Peter Forster, e di Opel, Hans Demant. Elevato il numero degli scambi del Lingotto, e’ infatti passato di mano oltre il 3,2% del capitale. Tra i titoli bancari in luce Unicredit (+12,92%), nel giorno in cui l’istituto paga il dividendo in azioni nel rapporto di 29 titoli nuovi ogni 159 posseduti. In rialzo anche Intesa Sanpaolo (+4,44%), B.P.Milano (+8,23%), B.Popolare (+5,56%) e B.Mps (+3,85%).
Su quest’ultima Credit Suisse ha incrementato il rating a neutral da underperform. Acquisti sul comparto del risparmio gestito. In rialzo B.Generali (+9,42%), Azimut H. (+1,18% a 5,99 euro), su cui B.Akros ha alzato il target price a 7 da 5,5 euro, e Mediolanum (+7,87% a 3,53 euro), su cui Ubs ha incrementato il prezzo obiettivo a 2,3 euro alla luce del recupero degli asset under management.
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