Dollaro Australiano EUR/AUD 1.9698 1.9721 1.958 1.9783 1.9657 1.9842
Dollaro Canadese EUR/CAD 1.6484 1.6492 1.6228 1.6529 1.6325 1.6349
Dollaro Hong Kong EUR/HKD 9.9579 9.9621 9.7844 9.9753 9.9165 9.9144
Dollaro Neo Zelandese EUR/NZD 2.5071 2.5096 2.5 2.54 2.5266 2.5472
Dollaro Singapore EUR/SGD 1.9603 1.9634 1.9427 1.9645 1.96 1.9615
Dollaro Usa EUR/USD 1.2841 1.2844 1.2614 1.2864 1.2786 1.2783
Franco Svizzero EUR/CHF 1.4799 1.4806 1.4704 1.4825 1.4772 1.4667
Fiorino Ungherese EUR/HUF 301.24 301.74 298.25 305.07 300.26 305.99
India EUR/INR 65.4863 65.4888 64.6201 65.7906 65.413 65.909
Sterlina Britannica EUR/GBP 0.9245 0.9251 0.9189 0.9302 0.9255 0.9229
Won Sudcoreano EUR/KRW 1882.6 1885.1 1857.8 1916.5 1889.77 1940.59
Yen Giapponese EUR/JPY 124.86 124.92 123.98 125.71 125.35 125.45
Zloty Polacco EUR/PLN 4.6047 4.6097 4.567 4.674 4.5905 4.6953
L’euro chiude riprendendo quota 1,28 rispetto alla valuta statunitense dopo una seduta che è stata particolarmente volatile. Nella fase iniziale la moneta continentale aveva perso terreno a causa dell’avversione al rischio, accresciuta ancora di più dopo la notizia del crollo delle esportazioni cinesi. Ciò ha consentito al dollaro di riprendere il solito significato di valuta rifugio. Seconda fase di ripresa per il vestito europeo in seguito all’annuncio di aiuti dall’Fmi contro la crisi. Nel finale l’euro ha quotato 1,2811 dollari.
Ancora, tra le news che meritano un richiamo ve ne sono almeno due. La prima. Se il Governo americano aumentasse la presenza in Citigroup e General Motors, le due società potrebbero essere ritirate dall’indice Dow Jones di Wall Street. Ad annunciarlo è John Presbo, numero uno di Dow Jones Indexes, la societa’ a cui fanno capo i 30 valori che compongono il Dj. La seconda. Chiusura in progresso, ma lontano dai massimi, per le piazze finanziaria europee spinte soprattutto dai titoli bancari, alla seconda seduta consecutiva in luce.
A Piazza Affari lo S&P/Mib ha guadagnato lo 0,48% a 13568 punti mentre il Mibtel ha chiuso invariato a 11175 punti. In rialzo anche il Dax (+0,7%), il Cac 40 (+0,4%) mentre ha perso terreno il Ftse 100 (-0,58%). Sul paniere principale in evidenza i bancari e soprattutto B.Popolare (+15,23%) all’indomani della formale richiesta per i Tremonti Bond per 1,45 mld euro. Su anche Unicredit (+5,96%), Intesa Sanpaolo (+5,06%), B.Mps (+2,9%), B.P.Milano (+3,21%) e Mediobanca (+4,8%). Nel settore assicurativo in luce Generali Ass. (+2,46%), Alleanza Ass. (+1,87%) e Unipol (+0,69%). Debole FonSai (-0,34%). Nel segmento Oil pesante Saipem (-4,95%) che ha risentito del downgrade di Goldman Sachs a neutral da buy e Eni (-2,42%). Giu’ anche Erg (-2,12%) e Saras (-2,54%). Stabile Tenaris (+0,52%). Tra le utility vendite su Enel (-3,02%) nel giorno del Cda per l’approvazione dei conti e dell’aumento di capitale che, secondo le indiscrezioni, dovrebbe essere di 8 mld euro.
In ribasso pure Terna (-4,71%) che, come tutte le altre utility ha risentito del riposizionamento dei portafogli da parte degli operatori a danno dei titoli difensivi. La societa’, inoltre, ha pubblicato i conti dell’esercizio 2008, chiuso con ricavi e Mol in crescita. Male A2A (-2,83%) e Atlantia (-0,98%). Tra gli editoriali in rosso Mediaset (-5,26%) dopo i commenti dell’a.d. Giuliano Adreani sulla raccolta pubblicitaria nel settore ed il taglio del target price deciso da Natixis e Mondadori (-3,82%) su cui Bank of America ha avviato la copertura con rating neutral. Bene, invece, L’Espresso (+1,11%). Nel settore delle tlc rialzo marginale per Tiscali (+0,36%) sulle attese per un possibile accordo con le banche sul debito e Telecom I. (+0,37%).
Lettera su Fastweb (-7,02%). Tra le altre blue chip da segnalare Seat P.G. (+4,38%) grazie ad alcune ricoperture dopo i recenti cali, Pirelli & C. (+3,66%) su cui Deutsche Bank ha alzato il rating a buy da hold e Fiat (+3,77%). Pesante Finmeccanica (-4,53%) che ha incontrato oggi la comunita’ finanziaria londinese per la presentazione dei dati 2008 comunicati ieri. Il gruppo, come sottolineato dal management, sta valutando la vendita di una quota della controllata Ansaldo Energia e punta a ridurre il debito nel periodo 2009-2011.