Dollaro Australiano EUR/AUD 1.763 1.7641 1.7288 1.7638 1.7414 1.7443
Dollaro Canadese EUR/CAD 1.562 1.5628 1.5421 1.5643 1.5459 1.5433
Dollaro Hong Kong EUR/HKD 10.965 10.9677 10.947 11.114 11.0125 11.0373
Dollaro Neo Zelandese EUR/NZD 2.2342 2.2359 2.1782 2.2385 2.2013 2.1767
Dollaro Singapore EUR/SGD 2.0431 2.0441 2.0397 2.0584 2.0462 2.048
Dollaro Usa EUR/USD 1.4146 1.4148 1.4122 1.434 1.4207 1.4238
Franco Svizzero EUR/CHF 1.5168 1.5171 1.5149 1.521 1.5175 1.5137
Fiorino Ungherese EUR/HUF 287.79 288.79 278.57 288.55 282.9 281.7
India EUR/INR 66.32 66.3225 66.3061 67.0628 66.858 66.942
Sterlina Britannica EUR/GBP 0.8678 0.8681 0.8572 0.8681 0.8597 0.8652
Yen Giapponese EUR/JPY 135.64 135.68 135.41 138 136.33 136.09
Zloty Polacco EUR/PLN 4.529 4.539 4.445 4.5421 4.4998 4.4877
LEGGI IL REPORT DI PIAZZA AFFARI
Il dollaro si rafforza sui mercati valutari dopo l’appello del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke che ha chiesto un controllo del deficit pubblico. L’euro, complice anche la conferma di un Pil calato del 2,5% nel primo trimestre, ha chiuso la giornata a 1,4184 (1,4289 ieri, 1,4207 Bce). La moneta unica si e’ indebolita anche sullo yen a 135,81 (137,03 e 136,33), mentre e’ rimasta stabile sul franco a 1,5164 (1,5187 e 1,5175) sulla sterlina a 0,8655 (0,8631 e 0,8597).
Chiusure in rosso per i principali listini del Vecchio Continente che hanno accelerato al ribasso dopo l’apertura negativa di Wall Strett, appesantita dalle parole del presidente della Fed, Ben Bernanke, secondo cui la disoccupazione restera’ su livelli elevati per diverso tempo. Oggi sono state pubblicate le stime Adp sui nuovi posti di lavoro a maggio che hanno evidenziato una diminuzione di 532.000 posti in settori privati non agricoli. A piazza Affari il Ftse Mib e il Ftse Italia Mid Cap hanno chiuso in calo rispettivamente dell’1,98% a 20118 punti e dell’1,22% a 22929 punti. Male anche il Cac 40 (-2,02%), il Dax (-1,74%) e il Ftse 100 (-2,09%).
Vendite sui titoli bancari. A detta di un analista, recentemente il comparto ha espresso maggior forza relativa sostenuto dalle attese di un miglioramento degli utili nel 2009 e adesso e’ normale che il comparto abbia la necessita’ di prendere fiato. In rosso Unicredit (-0,572%), Intesa Sanpaolo (-2,62%), B.P.Milano (-2,33%), B.Mps (-1,97%) e B.Popolare (-4,07%). In calo il comparto industriale. In ribasso Pirelli & C. (-5,21%), Finmeccanica (-1,24%) e Prysmian (-1,11%).
Vendite anche su Fiat (-2,41%), dopo la notizia che il Lingotto non sarebbe ancora fuori dalla corsa per Opel visto che l’accordo siglato da Magna e Gm non e’ vincolante, come dichiarato dal ministro delle finanze tedesco zu Guttemberg. Un esperto ha evidenziato che il mercato non crede alla possibilita’ che Fiat rientri in gioco. Vendite sul comparto oil e oil service. Secondo un analista, a rendere nervoso il settore e’ anche la battuta d’arresto del prezzo del petrolio. In calo Saras (-2,49%), Saipem (-2,81%) e Tenaris (-4,4%).
In ribasso anche Eni (-2,31%), su cui Jp Morgan ha alzato il target price a 21,2 da 19,5 euro, di riflesso ad una revisione al rialzo delle stime di Eps dell’intero comparto Oil in scia a piu’ alte assunzioni sul prezzo del greggio per il periodo 2009-2011. Nel comparto assicurativo in evidenza Fonsai (+0,651% a 12,37 euro), su cui Mediobanca ha alzato il rating ad outperform da neutral e il target price a 16 da 14,4 euro, inserendo il titolo nel suo “reccomended portfolio”. In rosso invece Generali Ass. (-1,6%), Alleanza Ass. (-1,88%), Unipol (-3,93%) e Milano Ass. (-1,6%). Tra le altre blue chip in nero B.Unicem (+1,38%), su cui, a detta di un esperto, ha avuto un effetto positivo l’aumento dei prezzi del cemento in Russia, mercato in cui la societa’ e’ molto esposta.
In calo invece Impregilo (-0,418%), su cui Mediobanca ha alzato il rating da neutral ad outperform. Nel resto del listino in evidenza Molmed (+11,86%), in progresso per la terza seduta consecutiva, dopo la presentazione dei risultati positivi di NGR010, uno studio di Fase II nel mesotelioma e di NGR004, uno studio di Fase I in combinazione con cisplatino. In forte calo invece Bialetti I. (-6,17%), che ha risentito di alcune prese di beneficio dopo il +20,36% di ieri in scia alle indiscrezioni sul piano strategico 2009-2011 per il rilancio del gruppo. Tra i peggiori del listino Save (-7,26%), G.Crespi (-7,29%) e As Roma (-6,7%), che ha pagato qualche presa di beneficio dopo la performance di ieri (+12,92%).