Il pullback del dollaro finirà presto? E’ questo quel che sostengono diversi analisti del settore, specificando come questo sopperire del dollaro all’euro ed allo yen sarà di breve durata. E per delle motivazioni molto precise in grado di superare quelle che rafforzano la valuta europea.
Non è un mistero che i risultati delle elezioni in Olanda ed il rialzo dei tassi di interesse americani abbia fatto tirare un sospiro di sollievo all’Europa intera ed agli investitori: questo non significa però che il dollaro rimarrà nella sua fase di incertezza, almeno stando ad un’importante fetta di esperti ed in particolare quelli che fanno riferimento a Credit Agricole. Secondo loro infatti sono almeno tre le ragioni per le quali la debolezza della valuta dipendente dalle decisioni della FED non durerà.
-
Il mercato FX sta sta portando i tassi di scambi sull’USD a livelli al di sotto di quelli giustificato dai differenziali dei tassi.
-
I mercati stano ancora sottovalutando i punti sul grafico dot plot per il 32018 e 2019.
-
Il dollaro al momento è ancora la terza valuta con il rendimento più alto nel gruppo delle G10, il che implica il fatto che lo short sul dollaro è costoso ai livelli attuali.
Non si può poi non tenere conto che la FED ha dimostrato di conservare ancora un certo ottimismo su quello che è lo stato di salute dell’economia, dato che nonostante il rialzo dei tassi non ha sentito la necessità di aumentare in modo significativo le proiezioni su crescita e inflazione statunitensi, altro fattore di cui tenere da conto in tal senso.