Forex Market Movers della settimana dal 15 giugno

Non hanno fatto breccia nel portafoglio dei trader le parole dei ministri del G8+1 riunitisi a Lecce. La questione monetaria è stata al centro dell’attenzione dei colloqui tra Geithner e il russo Kudrin ma la parola d’ordine per tutti è stata exit strategy (dimenticata la riforma delle regole). Le manovre per uscire dalla crisi sono risultate premature e hanno convinto poco gli analisti. Agli incontri, come ovvio, non erano presenti esponenti delle banche centrali e anche per questo il mercato ha reagito in maniera distaccata. Importante e realistico l’intervento di Tremonti che ha sottolineato come la super-liquidità presente nell’economia si stia riversando sulle commodities, invece che supportare l’economia reale.
Per martedì si attende la decisione della Bank of Japan sui tassi d’interesse, ancora fermi allo 0,10%, ma non dovrebbero esserci novità di rilievo. Domani sarà un giorno all’insegna dell’inflazione, verranno pubblicati i dati definitivi di Italia e Gran Bretagna e gli aggregati dell’Eurozona (previsione: +0,4 mese, +0,6 anno) e dei 27 paesi Ue. In tarda mattinata da segnalare la pubblicazione dell’indice Zew sul grado di fiducia degli investitori internazionali in Germania (previsione: 39 punti; rialzo 7,9).
Alle 10:30 di mercoledì dalla Gran Bretagna arriveranno i dati sui sussidi di disoccupazione, ci si attende un impennata di 57.100 di unità. Poche ore dopo verranno pubblicati i dati sull’inflazione statunitense e le consuete scorte di petrolio segnalate dal DoE (precedente: -4,4 milioni di barili). In serata (18:00 ora italiana) Ben Bernanke parlerà della Fed di Washington, mentre venerdì Lorenzo Bini Smaghi, membro del Board Bce, interverrà all’Università Bocconi di Milano.

Per quanto riguarda l’analisi tecnica sul Forex, non accenna a fermarsi il trend ribassista euro contro sterlina anche se un battuta d’arresto a breve potrebbe precedere un nuovo slancio rialzista della divisa inglese. Ci vorrà ancora qualche giorno, invece, perché si stabilizzi l’estrema volatilità dell’euro contro il franco svizzero, anche se la compressione registrata nell’ultimo periodo può essere il campanello di guardia per un’accelerazione nel corso della settimana.