Di recente, l’Agenzia di controllo americana Cftc (Commodity Futures Trading Commission (Cftc), assieme all’inglese Financial Conduct Authority (Fca) e assieme all’agenzia di controllo svizzera Finma hanno inflitto una pesante multa a cinque colossi bancari per ben 4,3 miliardi di dollari. L’accusa per i big è di aver manipolato per anni, almeno dal 2009 fino alla fine del 2013, i cosiddetti tassi Forex.
I giganti bancari finiti sotto accusa sono cinque. Parliamo delle americane Citibank e Jp Morgan Chase, delle inglesi Hsbc Bank e Royal Bank of Scotland, e della svizzera Ubs. Nel contempo, per l’inglese Barclays Bank l’indagine è ancora aperta.
Le banche suddette hanno manipolato i tassi di cambio adottati come riferimento di base per stabilire i valori delle diverse valute e anche i tassi di cambio tra le stesse. In una sorta di cabina di regia, usando nomi in codice da loggia segreta, gli operatori bancari incaricati si scambiavano contemporaneamente informazioni riservatissime finalizzate ad operazioni monetarie fatte dai loro clienti. Il tutto a vantaggio naturalmente degli interventi fatti poi dagli istituti di credito stessi sul mercato del Forex.
In atto, dunque, vi è una vera e propria corruzione del sistema che costringe gli operatori a basarsi su tassi di cambio manipolati. La corruzione mina l’integrità del sistema finanziario e del sistema monetario internazionale, diminuendo la fiducia degli operatori.
Anche se le autorità di controllo parlano, a seguito della sanzione esemplare, di una ‘moralizzazione’ definitiva del sistema, il problema rimane. Gli operatori del comparto sono più che indignati e poco è cambiato.
Nel contempo, le banche coinvolte nella truffa Forex sono le stesse che, con altre, hanno partecipato alla manipolazione del tasso Libor, ovvero il tasso di interesse di riferimento per tutte le operazioni finanziarie mondiali. Tra queste, alcune hanno continuato a manipolare il Forex malgrado fossero state avvertite dalle autorità di controllo circa le indagini a loro carico per la truffa Libor.