La Banca centrale giapponese (BoJ) è pronta a replicare le misure straordinarie messe in campo nelle passate settimane se lo yen dovesse pesare sull’economia nazionale. Mentre monitoriamo attentamente l’effetto del rialzo dello yen sull’economia interna – ha precisato il governatore Masaaki Shiarakawa- abbiamo ripetutamente detto che la BoJ compirà gli opportuni passi di politica monetaria, al momento giusto e nella maniera appropriata, se il rialzo dello yen dovesse diventare una minaccia per l’economia”. La preoccupazione di Tokyo non è ancora finita ma il mercato – come spesso capita – gioca contro le mosse della banche centrali. Staremo a vedere. In settimana altri appuntamenti potrebbero tenere gli investitori, ma soprattutto i governanti, con il fiato sospeso. Mercoledì è il giorno della protesta europea coordinata dalla European Trade Union Confederation: una protesta massiccia a Bruxelles e in Spagna contro le misure di austerità. Sempre mercoledì una curiosità: da Christie partirà l’asta delle opere d’arte e letteratura di Lehman Brothers. Nel fine settimana invece si terranno le elezioni generali in Lettonia, un paese candidato per l’adozione dell’euro. Ma diamo anche uno sguardo ai dati macroeconomici più significativi.
Domani il Pil definitivo della Gran Bretagna, atteso in aumento, e la fiducia dei consumatori americani a settembre che rischia di essere un’altra batosta per i mercati. Mercoledì è tempo di ince Tankan per testare la salute dell’industria giapponese. In Italia verrà diffuso l’indice isae sulla fiducia delle aziende manifatturiere, le più importanti del paese per diffusione. Seguirà, in prima mattinata, la fiducia economica sui paesi della zona euro. A metà settimana invece sapremo se la disoccupazione in Germania scenderà al 7,5 per come da previsioni, e il dato sarà diffuso in concomitanza con l’inizio della riunione dell’Econofin. Nel pomeriggio, invece, il dato sul Pil americano e il giorno seguente su quello europeo.
[…] è (di nuovo) in fiamme. Dopo il protest-day di ieri a Bruxelles e in Spagna arrivano nuovi preoccupanti dati economici. Si comincia con […]
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