Cauto ottimismo dalla settimana appena passata. Venerdì Ben Bernanke, governatore Fed, ha parlato dal summit di Jackson Hole, nel Wyoming. “La ripresa è più vicina ma sarà lenta e rischiosa”, ha affermato. Sulla scorta dei dati macro, ancora una volta migliori delle attese degli analisti, come il Pil di Francia e Germania, cui si aggiunge l’indice di fiducia Zew, l’economia sta dando “segnali di stabilizzazione”. Tutto anche grazie al lavoro delle banche centrali, ha sottolineato Bernanke, governatore verso la scadenza del mandato (gennaio 2010).
Ci sono comunque due nodi da risolvere: disoccupazione e debito.
Resta stabile la previsione del 10% di disoccupati nel 2010, sia in Europa che negli Stati uniti, e dunque non è ancora detto che il rally dell’estate sui mercati finanziari sia il segno di un radicale cambiamento. Anche lo stesso Benanke ha precisato che è il momento di mettersi a lavorare per una riforma sistemica, si presuppone i concerto con Stato e banche centrali.
La situazione inglese è emblematica. Il fabbisogno statale della Gran Bretagna è cresciuto in maniera esponenziale. L’economia di Sua Maestà è stata fiaccata dalle nazionalizzazioni di istituti di credito, e le previsioni non sono rosee. Per questo gli esperti ritengono sarà necessario un aumento della pressione fiscale, una mossa scomoda che toccherà al premier Gordon Brown chiamato al giudizio dell’urna tra 10 mesi.
ANALISI MACRO
Veniamo ai dati macro più interessanti della settimana. Oggi notizie da Europa e Stati Uniti. Dal Vecchio continente veranno diffusi i dati sugli ordini industriali, previsti in aumento mese/mese.
L’indice Cfnai americano verrà pubblicato invece alle 14:00. Domani verrà certificato il dato sul Pil tedesco (+0,3% t/t). Da Madrid il costo dei prezzi della produzione a luglio, mentre da New York attenzione al mercato immobiliare: l’indice Case-Shiller (prezzi delle case nelle 20 maggiori città) verrà pubblicato alle 15:00, seguito a un’ora di distanza dalla fiducia dei consumatori. Importante la giornata di mercoledì. Alle 10 del mattino sapremo la quota dell’indice Ifo, quello che misura la fiducia degli imprenditori tedeschi. Gli analisti attendono 88,5 punti, il dato precedente è fermo a 83.
Valanga di dati dagli Usa: indice sett. Richieste mutui, ordini beni durevoli, vendite nuove unità abitative (prec. +11%) e scorte settimanali petrolio DoE. Alle 17:30 parlerà Dennis Lockhart presidente Fed Atlanta.
Giovedì dato definitivo sul Pil spagnolo, per gli analisti -0,2% rispetto al 2008. In mattinata la massa monetaria M3 di luglio, in aumento del 3,3% su base annua per il consensus. A fine giornata due dati importanti dagli Usa: Pil preliminare secondo trimestre (atteso in calo del 1,4%) e richieste settimanali di sussidi.
Per l’ultimo giorno della settimana occhi puntati sul Giappone. Tasso di disoccupazione a luglio (previsto 5,5%), inflazione e spese consumi familiari. Da Londra dato preliminare sul Pil di luglio e dagli Usa fiducia consumatori Michigan di agosto.