Oggi sono arrivati in Grecia i tecnici del Fondo monetario internazionale ma prima di avviare i colloqui con i vertici della nazione attenderanno l’arrivo degli esperti di Bce e Unione europea.
Intanto si riuniscono in Algeria gli esponenti dei paesi esportatori di gas. Tra i principali attori Libia, Quatar e Nigeria. Inoltre, si attende il report annuale della Banca centrale europea che metterà a fuoco l’andamento dell’economia nel bel mezzo della peggiore crisi da ottant’anni a questa parte. Da segnalare anche il rapporto primaverile di Ernst&Young sull’economia inglese. Martedì si attende l’indice della fiducia degli investitori tedeschi (Zew) atteso dal consensus in rialzo di crica un punto dai 44,5 precedenti. Mercoledì tra i dati macroeconomici la settimana proseguirà con il superindice giapponese e la pubblicazione, sempre in mattinata, della minute relativa all’incontro dell’8 aprile della Bank of England. Rimanendo in tema british, giovedì si sapranno le vendite al dettaglio di marzo nel Regno Unito mentre dall’altra parte dell’Oceano nel pomeriggio verranno diffusi i consueti dati sulle richieste di sussidi alla disoccupazione Usa. Da non dimenticare, per avere il timone sull’andamento dell’euro e la possibile risoluzione della crisi greca, le parole che arriveranno da Francoforte da parte di Jean-Claude Trichet e Lucas Papademos, rispettivamente presidente e vice della Bce. Venerdì tra gli ultimi dati macro rilevanti l’indice Ifo di aprile (fiducia degli imprenditori tedeschi) e il Pil inglese del I trimestre, previsto in frazionale aumento. Sabato a Washington si incontreranno i vertici di Banca Mondiale e Fondo monetario internazionale. L’occasione sarà utile a fare il punto sullo stato dei lavori interni alle organizzazioni sovranazionali.