Forex Insider: il calendario economico dal 6 al 10 febbraio

Ecco i principali market moverdella settimana dal 6 al 10 febbraio:

Lunedì 6 febbraio si apre la settimana Forex.  L’Australia rende noto il dato delle Vendite al dettaglio mentre la Nuova Zelanda rilascia l’Indice del costo della manodopera, che misura la variazione nel prezzo medio della manodopera, straordinari esclusi, ed è in grado di fornire una valida indicazione delle tendenze inflazionistiche e dei costi della produzione nel corso del trimestre considerato. La Germania diffonde gli Ordinativi alle fabbriche, mentre il Canada pubblica l’Indice Ivey Purchasing Manager (PMI), che misura il livello di attività dei responsabili degli acquisti in Canada e fornisce un’indicazione sullo stato di salute del comparto manifatturiero e sulla crescita della produzione in Canada.

La settimana forex prosegue Martedì 7 febbraio con la dichiarazione del Presidente della FED, Ben Bernanke, e l’annuncio del Tasso di interesse da parte della Reserve Bank of Australia.

Mercoledì 8 febbraio La Svizzera pubblica i dati relativi al Tasso di disoccupazione  mentre il Canada diffonde l’Indice Housing Starts, che cattura il dato annualizzato delle nuove case o edifici la cui costruzione è stata iniziata in un dato mese. Illustra la forza del mercato immobiliare canadese, che favorisce l’analisi dell’economia nel suo insieme. La Nuova Zelanda rilascia i dati sulla disoccupazione, che riflettono la situazione del mercato del lavoro nel paese.

Giovedì 9 febbraio, in agenda vi sono numerosi indicatori  macroeconomici. Gli Stati Uniti diffondono i consueti dati sul mercato del lavoro, pubblicando l’Indice Initial Jobless Claims, che misura il numero di persone che per la prima volta nella settimana in rassegna hanno richiesto il Sussidio di disoccupazione. Bloomberg diffonde l’Indice di Fiducia del Consumatore Bloomberg, che misura la percezione degli americani nei confronti dell’economia, delle finanze personali e il loro desiderio di acquistare beni e servizi. Ed ancora l’Energy Information Administration (EIA) diffonde il dato sul Natural Gas Storage. La Cina rende noto l’Indice dei prezzi al consumo (IPC), che misura il cambiamento del prezzo dal punto di vista del consumatore e che rappresenta uno strumento chiave per misurare in cambiamenti nelle tendenze di acquisto e l’inflazione in Cina. Il National Bureau of Statistics of China diffonde inoltre l’Indice dei prezzi alla produzione (Producer Price Index, PPI), un indicatore inflazionistico che misura il cambiamento medio dei prezzi di vendita praticati dai produttori nazionali di beni e servizi in Cina. Il National Statistics pubblica l’Indice della bilancia commerciale britannica (esportazioni meno importazioni). Si tratta della componente principale della bilancia dei pagamenti di una nazione; i dati sull’esportazione si riflettono sulla crescita economica britannica. Lo stesso istituto rilascia l’Indice della Produzione manifatturiera e della Produzione industriale. La Bank of England, inoltre, rende nota la propria decisione sui tassi d’interesse a breve termine, che dipende sostanzialmente dalle prospettive di crescita e dall’inflazione. Alle 13:45, ora italiana, la Banca centrale europea (BCE), il cui obiettivo principale è il conseguimento della stabilità dei prezzi, annuncia il livello dei tassi di interesse. Segue l’attesa conferenza stampa del Presidente Mario Draghi.

La settimana si conclude Venerdì 10 febbraio con i dati dei Prezzi al consumo di Germania e Svizzera, l’Indice dei prezzi alla produzione (Producer Price Index, PPI) della Gran Bretagna, la Bilancia Commerciale di Stati Uniti e Canada e il discorso del Presidente della Federal Reserve americana, Bernanke. La University of Michigan rende inoltre noto l’Indice sul Sentiment dei Consumatori del Michigan, che misura il livello di fiducia dei consumenti rispetto all’economia.