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Forex Insider: il calendario economico dal 5 al 10 marzo

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 Ecco i principali market mover della settimana dal 5 al 10 marzo:

Lunedì 5 marzo si apre la settimana Forex. L’Australia rende noto il dato realtivo ai Margini operativi lordi di aziende, un indicatore chiave delle condizioni operative e dello stato di salute economico. La Svizzera e l’Eurozona pubblicano le Vendite al dettaglio, mentre la Gran Bretagna rilascia l’Indice Construction Purchasing Manager’s Index (PMI) del Chartered Institute of Purchasing and Supply (CIPS), che misura il livello di attività dei responsabili degli acquisti nel settore dei servizi.  Gli Stati Uniti pubblicano l’Indice non manifatturiero (Non-Manufacturing Index, chiamato anche ISM Services), reso noto dall’Institute of Supply Management (ISM) e gli Ordinativi alle fabbriche.

La settimana forex prosegue Martedì 6 marzo con l’annuncio del Tasso di Interesse da parte della RBA, Reserve Bank of Australia. Eurostat rilascia il dato del Prodotto Interno Lordo (PIL), la misura più ampia di attività economica ed è un indicatore chiave dello stato di salute di un’economia. Dal Canada giunge l’Indice Ivey Purchasing Manager (PMI), un dato che misura il livello di attività dei responsabili degli acquisti e fornisce un’indicazione sullo stato di salute del comparto manifatturiero e sulla crescita della produzione di uno stato.

Mercoledì 7 marzo  gli Stati Uniti rilasciano i dati relativi alle Scorte di petrolio greggio, alla Variazione Occupazionale non Agricola (ADP National Employment Report), un indicatore del cambiamento dell’impiego privato, basato su un sottoinsieme di dati retributivi, aggregati e anonimi, che rappresenta circa 400.000 clienti commerciali USA.  Sono inoltre resi noti l’Indice di produttività del settore non agricolo (Nonfarm Productivity), che misura il cambiamento annualizzato nel livello medio di produttività dei lavoratori USA nella produzione di beni e servizi, escluso il settore agricolo, e il Costo unitario della manodopera, in grado di fornire una valida indicazione delle tendenze inflazionistiche e dei costi della produzione nel corso del trimestre in esame.  L’Australia rende noto il dato sulle sul Prodotto Interno Lordo  mentre la Svizzera pubblica il proprio Tasso di disoccupazione. In zona euro la Germania diffonde i dati sugli Ordinativi alle fabbriche ma particolare attenzione è rivolta all’Asta di Bund tedeschi a 10 anni. Infine la RBNZ, Reserve Bank of New Zeland annuncia il proprio Tasso di interesse e pubblica i dati riguardanti la politica monetaria.

Giovedì 08 marzo si segnalano numerosi indicatori macroeconomici di rilievo.  Il Giappone pubblica il proprio Prodotto Interno Lordo mentre l’Australia rilascia i datti sul mercato del lavoro, con il Tasso di disoccupazione e la Variazione del livello di occupazione. La Gran Bretagna pubblica il dato sulla Variazione nei prezzi di case e proprietà immobiliari finanziate dalla Halifax Bank Of Scotland (HBOS), uno dei più grandi erogatori di mutui del Regno Unito, mentre la Bank of England annuncia la propria decisione sul livello dei Tassi d’interesse, che dipende sostanzialmente dalle prospettive di crescita e dall’inflazione. La Francia rende noto l’Indice dei salari non agricoli francesi (French Nonfarm Payrolls) misura la variazione nel numero di posti di lavoro nel corso dell’ultimo mese in tutte le attività non agricole. Un trend di crescita indica un rafforzamento del mercato del lavoro ed ha un effetto positivo sulle spese dei consumatori e quindi sulla crescita dell’economia. La Svizzera rilascia l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC), che misura i cambiamenti nei prezzi di beni e servizi  mentre gli Stati Uniti diffondono i dati sul mercato del lavoro, pubblicando l’Indice Initial Jobless Claims, che misura il numero di persone che per la prima volta nella settimana in rassegna hanno richiesto il Sussidio di disoccupazione. Bloomberg diffonde l’Indice di Fiducia del Consumatore Bloomberg, che misura la percezione degli americani nei confronti dell’economia, delle finanze personali e il loro desiderio di acquistare beni e servizi. Il focus è sulla Banca Centrale Europea: alle 13:45 ora italiana è previsto l’annuncio del Tasso di interesse mentre alle 14:30 l’attenzione degli investitori e dei mercati si sposta sulla dichiarazione del Presidente della BCE, Mario Draghi.

La settimana continua Venerdì 9 marzo con numerosi market mover. L’Australia pubblica la propria Bilancia commerciale mentre la Cina rilascia l’Indice del prezzi al consumo (IPC), che misura i cambiamenti nei prezzi di beni e servizi.  dal punto di vista del consumatore. Si tratta di uno strumento chiave per misurare in cambiamenti nelle tendenze di acquisto e l’inflazione in Cina.  Il National Bureau of Statistics of China rende inoltre noto l’Indice dei prezzi alla produzione (Producer Price Index, PPI), un indicatore inflazionistico che misura il cambiamento medio dei prezzi di vendita praticati dai produttori nazionali di beni e servizi in Cina, dal punto di vista del venditore. Ed ancora dalla Cina giungono i dati sulle Vendite al dettaglio, la Produzione industriale e le Spese per costruzioni edili. La Gran Bretagna pubblica l’Indice dei prezzi alla produzione (Producer Price Index, PPI), un indicatore inflazionistico che misura il cambiamento medio dei prezzi di vendita praticati dai produttori nazionali di beni e servizi, i dati sulla Produzione manifatturiera e sulla Produzione industriale. Il Canada rilascia il dato realtivo al Tasso di disoccupazione e alla propria Bilancia Commerciale. Dagli Stati Uniti giungono i dati su: Salario orario medio, Media di ore settimanali e Libri Paga Non agricoli Privati. Inoltre sono resi noti l’Indice Nonfarm Payrolls (salariati del settore non agricolo), che misura la variazione nel numero di salariati nel corso dell’ultimo mese per tutte le attività non agricole (rappresenta circa l’80% dei lavoratori che producono il Prodotto Interno Lordo negli Stati Uniti), l’Indice della bilancia commerciale e il Tasso di disoccupazione. La Germania diffonde l’Indice dei prezzi al consumo.

Sabato 10 marzo il National Bureau of Statistics of China pubblica l’indice della Bilancia commerciale, che misura la differenza di valore tra i beni esportati e quelli importati (esportazioni meno importazioni). I dati sull’esportazione si riflettono sulla crescita economica in Cina. Le importazioni forniscono un’indicazione della domanda interna.

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