Forex Insider: il calendario economico dal 30 gennaio al 3 febbraio

Ecco i principali market mover della settimana dal 23 al 27 gennaio:

Lunedì 30 gennaio si apre la settimana Forex. Gli Stati Uniti rendono noti i dati realtivi alle Spese personali, che misura il cambiamento nel totale speso dai consumatori per beni e serviz, e l’Indice dei prezzi per la Spesa per i consumi personali (Core Personal Consumption spending, PCE), che misura il cambiamento del prezzo di beni e servizi acquistati dai consumatori (esclusi cibo ed energia). I prezzi sono ponderati in funzione della spesa totale per articolo. La Nuova Zelanda rilascia il dato relativo ai Permessi di costruzione.

La settimana forex prosegue Martedì 31 gennaio con numerosi indicatori macroeconomici. Il Giappone diffonde il Tasso di disoccupazione, il dato sui Consumi delle famiglie, l’Indice PMI Puschasing managers e della Produzione industriale, che misura il cambiamento nella produzione totale delle fabbriche, delle aziende e degli erogatori di servizi pubblici. La Francia rende noti l’Indice dei prezzi di produzione e le Spese dei consumatori, mentre la Germania pubblica l’Indice sulla disoccupazione, che misura le variazioni nel numero di persone disoccupate in Germania, e il Tasso di disoccupazione. Eurostat rilascia il dato relativo alla percentuale di manodopera totale disoccupata ma attivamente alla ricerca di impiego e disponibile al lavoro in zona Euro (Tasso di disoccupazione). Gli Stati Uniti diffondono l’Indice del costo del lavoro, l’Indice PMI di Chicago e la Fiducia dei consumatori. Il Canada pubblica il proprio Prodotto Interno Lordo (PIL).

Mercoledì 1 febbraio la Gran Bretagna rende noto l’Indice nazionale dei prezzi delle abitazioni (Nationwide Housing Price Index), un indicatore che misura la variazione mensile nel prezzo medio per una abitazione con un mutuo ipotecario, a livello nazionale. Dagli Stati Uniti giungono i dati relativi alla Variazione dell’occupazione non agricola, l’ADP National Employment Report, un indicatore del cambiamento dell’impiego privato, basato su un sottoinsieme di dati retributivi, aggregati e anonimi, che rappresenta circa 400.000 clienti commerciali USA. L’Institute of Supply Management diffonde inoltre il Manufacturing Index (ISM), che registra l’entità dell’attività manifatturiera rilevata nel mese precedente. Questo dato è considerato molto importante ed è un misuratore economico affidabile. La Svizzera pubblica i dati relativi alle Vendite al dettaglio e l’Indice dei responsabili degli acquisti (PMI) del Schweizerischer Verband für Materialwirtschaft und Einkauf (SVME) Purchasing Manager’s Index (PMI), che misura il livello di attività nel settore manifatturiero. Il Markit Economics rende noto l’ Indice dei responsabili degli acquisti di servizi (Purchasing Managers’ Index, PMI) capace di fornire un’indicazione sullo stato di salute del comparto manifatturiero e sulla crescita della produzione in Eurolandia. La Nuova Zelanda rilascia i dati sulla disoccupazione, che riflettono la situazione del mercato del lavoro nel paese.

Giovedì 2 febbraio, l’Australia rende nota la propria Bilancia commerciale mentre gli Stati Uniti diffondono i consueti dati sul mercato del lavoro, pubblicando l’Indice Initial Jobless Claims, che misura il numero di persone che per la prima volta nella settimana in rassegna hanno richiesto il Sussidio di disoccupazione. Bloomberg diffonde l’Indice di Fiducia del Consumatore Bloomberg, che misura la percezione degli americani nei confronti dell’economia, delle finanze personali e il loro desiderio di acquistare beni e servizi. Ed ancora l’Energy Information Administration (EIA) diffonde il dato sul Natural Gas Storage. Il Bureau of Labor Statistics of the US Department of Labor rilascia l’Indice di produttività del settore non agricolo (Nonfarm Productivity, ottenuto dividendo il PIL per il numero di ore lavorate), che misura il cambiamento annualizzato nel livello medio di produttività dei lavoratori USA nella produzione di beni e servizi, escluso il settore agricolo, e l’Indice del costo unitario della manodopera, che misura la variazione nel costo totale per l’impiego della manodopera. Alle 16:00 ora italiana è attesa la dichiarazione di Ben Bernanke, Presidente della Federal Reserve americana, che parlerà a Washington DC in merito alle previsioni sull’economia americana e sui i mercati finanziari.

La settimana si conclude Venerdì 3 febbraio  con il rilascio dell’Indice Construction Purchasing Manager’s Index (PMI) da parte del Chartered Institute of Purchasing and Supply (CIPS) della Gran Bretagna, i dati sulle Vendite al dettaglio in Eurolandia,  sulla disoccupazione in Canada e gli indicatori americani. Il Bureau of Labor Statistics diffonde i Libri Paga non Agricoli Privati, che misurano la variazione nel numero degli occupati durante l’ultimo mese nel sub-settore privato di tutte le imprese non agricole, l’Indice Nonfarm Payrolls (salariati del settore non agricolo), che misura la variazione nel numero di salariati (circa l’80% dei lavoratori che producono il Prodotto Interno Lordo negli Stati Uniti) nel corso dell’ultimo mese per tutte le attività non agricole, il Tasso di disoccupazione e il Salario orario medio. L’Indice non manifatturiero (Non-Manufacturing Index, chiamato anche ISM Services) è reso noto dall’Institute of Supply Management (ISM), mentre l’US Census Bureau diffonde gli Ordini alle fabbriche, che misura il cambiamento nel livello del dollaro dei nuovi ordini alle fabbriche per beni durevoli e non durevoli.