Nuovo appuntamento con il calendario forex. La scorsa settimana l’attenzione dei mercati è stata catalizzata, ancora una volta, dalla situazione politica dell’Italia. Mario Monti ha ottenuto la fiducia del Parlamento, assumendo ufficialmente la carica di Primo Ministro. La figura dello stimato economista ed ex commissario europeo, il cui governo è formato da soli tecnici, sembra aver avuto un effetto benefico, contribuendo, almeno in parte, a rasserenare gli investitori. Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni ha chiuso a 474, ai minimi da lunedì scorso. Il tasso si allontana dalla soglia di allarme del 7%. I riflettori sembrano ora spostarsi sulla Spagna, chiamata alle urne per le elezioni politiche. Secondo i sondaggi, l’esito del voto decreterà il ritorno della destra al potere dopo otto anni, ponendo così fine all’era Zapatero. Intanto il differenziale tra bono spagnolo e Bund tedesco si amplia. FMI e BCE sarebbero, secondo quanto riportano alcuni rumors, in trattative per assicurare le risorse necessarie – quelle di cui dispone l’EFSF non sono ritenute sufficienti – a garantire l’eventuale salvataggio anche di stati più grandi, come l’Italia. Alla BCE viene chiesto un maggior coinvolgimento a supporto dei paesi in difficoltà, mediante l’acquisto di maggiori quantità di debito sovrano.
Questi i principali market mover della settimana dal 21 al 25 novembre:
Lunedì 21 Novembre il Giappone rende nota la sua Bilancia Commeciale, mentre la Bank of Japan rilascia i verbali degli incontri sulla politica monetaria, un dettagliato resoconto con indicazioni in materia di tassi di interesse. Gli Stati Uniti pubblicano il dato sulle Vendite di case esistenti, un importane indicatore della forza del mercato immobiliare USA, specchio dello stato di salute dell’economia nel suo insieme.
Martedì 22 Novembre, gli Stati Uniti rilasciano importanti indicatori: l’ Indice dei prezzi al consumo del PIL, che misura il cambiamento di prezzo di tutti i beni e servizi inseriti nel PIL, il dato sul Prodotto Interno Lordo (PIL), che rappresenta la misura più ampia di attività economica ed è un indicatore chiave dello stato di salute di un’economia, e i Verbali degli incontri del Federal Open Market Committee (FOMC), che offrono un resoconto dettagliato degli incontri avvenuti le due settimane precedenti in materia di tassi di interesse. I verbali offrono un’analisi dettagliata della posizione del FOMC in materia di politica monetaria, con indicazioni su futuri interventi nei tassi di interesse. Il Canada rende noto il dato sulle Vendite al dettaglio, una misurazione mensile di tutti i beni venduti dai venditori al dettaglio in Canada, su una base a campione di punti vendita di tipologie e dimensioni diverse, automobili escluse. Si tratta di un indicatore importante della spesa dei consumatori, correlato alla fiducia dei consumatori.
Mercoledì 23 novembre Germania Francia ed Eurolandia rendono noto il dato sull’ Indice dei responsabili degli acquisti di servizi (Purchasing Managers’ Index, PMI), che misura il livello di attività dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero. La Gran Bretagna pubblica l’indice delle Approvazioni delibere di mutuo, che misura il numero di concessioni di nuovi mutui, supportata dalla British Bankers’ Association (BBA), nel corso del mese oggetto di analisi. Rappresenta un importante indicatore dello stato di salute del mercato immobiliare britannico. La Bank of England rilascia i verbali degli incontri del Comitato per la politica monetaria (MPC) della BoE, mentre Eurostat diffonde il dato relativo ai Nuovi ordini industriali, misura di cambiamento nel valore
totale dei nuovi ordini di acquisto che pervengono ai produttori. Gli Usa rendono noti importanti indicatori: il Deaprtment of Labor pubblica l’indice Initial Jobless Claims, ovvero il numero di richiesto il sussidio di disoccupazione; il Census Bureau diffonde il dato degli Ordinativi di beni durevoli; il Bureau of Economic Analysis rilascia il dato delle Spese personali, che misura il cambiamento nel totale speso dai consumatori per beni e servizi. Ed ancora, l’ Indice di Fiducia del Consumatore Bloomberg, che misura la percezione degli americani nei confronti dell’economia, l’ Indice di Fiducia del Michigan e le Crude Oil Inventories (scorte di greggio) dell’Energy Information Administration (EIA), che misurano l’incremento settimanale in barili del greggio detenuto in giacenza presso le aziende statunitensi.
Giovedì 24 novembre la Germania rende noto il Prodotto Interno Lordo (PIL) e l’ Indice IFO, l’indice aziendale tedesco Ifo (Information und Foschung, Ifo) che determina il sentiment e le condizioni nel settore aziendale della zona euro. La Gran Bretagna rilascia il dato del suo PIL e sugli Ordini tendenziali della Confederation of British Industry (CBI), che misura le aspettative economiche dei responsabili del settore manifatturiero in Gran Bretagna.
La settimana si chiude Venerdì 25 novembre con pochi indicatori economici di rilievo. Da segnalare l’Indice dei prezzi principali al consumo di Tokio (Consumer Price Index, CPI), che misura le variazioni nel prezzo di beni e servizi, acquistati dai consumatori, esclusi gli alimentari. E’ un indicatore importante delle variazioni sulle tendenze negli acquisti e sull’inflazione in Giappone. Negli Stati Uniti è festa nazionale in quanto è il Thanksgiving Day, il Giorno del Ringraziamento.
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