Sono molti i motivi d’incertezza che rendono difficile leggere il movimento delle principali valute. Il cambio Yen-Dollaro rimane dubbio, pesano diversi fattori: la Grecia e la possibilità d’intervento della Commissione europea o Fondo monetario (Fmi); il deficit americano e i piani di sostegno voluti dal presidente Barack Obama; il piano di ritiro della liquidità deciso dalla Federal reserve.
Dopo una settimana fiacca, a causa delle parole poco incoraggianti dalle organizzazioni economiche internazionali in merito alla stabilità dell’area euro, la moneta unica europea sta cercando di recuperare il terreno perduto nei confronti del dollaro e si avvicina all’aerea di 1,3725-1,3750, livello che coincide con un importante re-test sul doppio massimo di venerdì scorso prima della discesa a 1,358. Il cambio dollaro sterlina, invece, continua la marca correttiva prima di una nuova discesa della moneta di Sua Maestà, che dovrà confrontarsi con un importante resistenza attorno a 1,5650, soglia critica sotto la quale la sterlina rimarrebbe in condizione di sostanziale debolezza nei confronti del biglietto verde.