A Bruxelles si apre una settimana di fuoco. Sul tavolo: tassa sulle banche e transazioni finanziarie (la “mitica” Tobin tax). Oggi parte la task force capitanata dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Domani toccherà all’Eurogruppo affrontare il tema. Il giorno seguente, invece, il dibattito si allargherà a tutti i ministri economici finanziari dell’Unione europea. Tra le questioni principali anche l’introduzione del debito pubblico come parametro per giudicare i conti pubblici delle nazioni. In questo caso anche un debito oltre il 60 per cento farebbe scattare l’allarme – e le sanzioni – nonostante il deficit rimanga sotto il 3. Veniamo ai dati macroeconomici della settimana. Domani la banca centrale giapponese (BoJ) deciderà sui tassi d’interesse, rimasti al minimo storico. Per la Bce prenderà la parola Lorenzo Bini Smaghi, in qualità di membro italiano del board. Mercoledì è tempo di fare i conti in tasca alla potenza esportatrice di Francia e Germania con la bilancia commerciale, mentre dalla Gran Bretagna si avrà la prova di forza del manifatturiero. Nel primo pomeriggio terranno banco le richieste di mutui in America, in aumento la settimana precedente. In serata la Fed pubblicherà il report relativo all’ultima riunione del comitato di politica monetaria (Fomc). Giovedì, la Banca d’Inghilterra (BoE) deciderà sui tassi d’interesse a una settimana di distanza dalla riunione dell’Eurotower. E poche ore dopo, da seguire, il dato sulle richieste di sussidi in Usa (e il consueto dato sulle scorte di petrolio, già in aumento). Venerdì la BoJ diffonderà quanto detto nel consiglio di martedì e Tokio renderà note le cifre del Pil nazionale, previsto in aumento dello 0,4 per cento su base trimestrale. Stessa stima per la crescita italiana cge verrò resa nota poche ore più tardi. Dalla Spagna l’inflazione, vicina al 2 per cento annuo (la soglia limite fissata dalla Bce).
