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FMI, Lagarde: economia mondiale in pericolo

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 L’economia mondiale è in una “situazione pericolosa” e i leader europei devono accelerare l’attuazione delle misure prese, in particolare quelle adottate in occasione del vertice di Bruxelles. Queste le parole del direttore del Fondo monetario internazionale (FMI) Christine Lagarde. Il numero uno dell’Istituto di Washington ha osservato che i colloqui tra Nicolas Sarkozy, Angela Merkel e i loro omologhi europei, non hanno ancora fermato la crisi.

“Il vertice del 9 dicembre non era abbastanza dettagliato sugli aspetti finanziari (mentre era) troppo complicato sui principi fondamentali”, ha detto Christine Lagarde. I capi di Stato e di governo in Europa erano, in quell’occasione, giunti ad un accordo circa un cambiamento dei trattati dell’Unione per rafforzare l’integrazione fiscale, impegnandosi ciascuno a rispettare le regole.

“Ci sono stati progressi notevoli in Europa, ma sono graduali e non ben compresi. Dobbiamo accelerare l’attuazione delle misure”, ha insistito Christine Lagarde. Sarebbe utile che gli europei “parlassero ad una sola voce e annunciassero un programma semplice e dettagliato.”

Il direttore del Fondo monetario internazionale ritiene che “l’economia mondiale si trovi in una situazione pericolosa (…) ad una svolta molto pericolosa”. Christine Lagarde rileva che gli Stati Uniti, il principale attore dell’economia globale, sono toccati dalla crisi del debito europea, mentre i paesi emergenti, i motori degli anni 2000, si sono bloccati. Christine Lagarde evoca la Cina, il Brasile e la Russia, dove “le previsioni di crescita sono riviste al ribasso.”

Il FMI, che deve rilsciare le sue previsioni economiche mondiali alla fine di gennaio, stima, ad oggi, una crescita del 4%. Ma il direttore dell’FMI ha già avvertito che questa cifra potrebbere essere abbassata. Christine Lagarde è un un po’ meno presente, da un punto di vista mediatico, rispetto al suo predecessore Dominique Strauss-Kahn, ma certo non meno competente. Quando assunse l’incarico di direttore dell’FMI, non esitò a lanciare un chiaro monito al mondo, circa le sfide e le difficoltà delle banche,riferendosi a quelle europee in particolare. Avvertimento che sollevò numerose critiche (a torto) …