Brasile sempre più rampante. Lo comunica il Fondo monetario internazionale. L’organizzazione di Washington prevede che il Pil di Brasilia crescerà del 7,1 per cento nel 2010. Solidità dell’economia e capacità di reazione alla crisi sono il carburante per lo sprint. Elogio del Fondo per la politica fiscale, la flessibilità del tasso di cambio e un tasso d’inflazione coerente con la crescita. Pollice alto anche per la gestione Lula che ha sospeso alcune forme di stimolo fiscale attivate durante il periodo più duro della crisi: una tempistica perfetta per l’exit strategy. Il lavoro però non è finito, secondo l’Fmi, che raccomanda equlibrio nella gestione dell’economia per evitare il boom in stile cinese, con alta inflazione e mercato immobiliare saturo. Per questo gli economisti consigliano di implementare le riforme per aumentare produttività e competitività riducendo la spesa.