Le mosse della BCE fin da subito non sono riuscite ad arginare una crisi che ha pian piano distrutto il mercato del credito e del debito dell’Eurozona, ed anche se da più fonti sono arrivate notizie positive riguardo le possibilità della Banca Centrale di far fronte alla crisi, alla realtà dei fatti è stato fatto molto poco e quel poco ha avuto risvolti deleteri.
Il Fondo Monetario Internazionale si è limitato nel tempo a lanciare allarmi di continuo, facendo pressione per rilanciare la crescita anche se non ha mai dato soluzioni concrete per stimolare l’accesso al credito. Il secondo grande problema dell’Euro inoltre non è mai stato realmente preso in considerazione; la difficoltà crescente nella raccolta di investitori sui titoli di Stato sta diventando insostenibile ed i tassi offerti non riusciranno ad essere così alti ancora per molto, senza che non si creino situazioni poi impossibili da risanare.
Il FMI torna oggi in conferenza stampa per ribadire che la BCE ha ancora spazio di manovra; il Fondo probabilmente si riferisce agli interventi sui tassi, ancora fermi ai minimi storici senza la minima possibilità di svolta, anche se effettivamente di spazio per manovre di emergenza non ne avanza più molto.
Lo scudo anti-spread, ultima “novità” proposta (che altro non è che un riacquisto dei titoli dell’area Euro, già proposto diverse volte in diverse salse) non sembra inoltre aver convinto i mercati e nonostante questo il FMI ribadisce anche oggi che la BCE può contrastare l’escalation della crisi con l’acquisto massiccio dei debiti sovrani.
Se le stesse soluzioni porteranno a risultati diversi non sarà certo grazie agli accorgimenti dell’FMI, che da diversi mesi non propone altro che la stessa pratica di acquisto dei titoli di Stato dei Paesi in difficoltà, prorogando solamente il manifestarsi dei problemi strutturali della Moneta Unica.
