Fitch declassa il Portogallo. Rating “spazzatura”

Nel momento in cui il Portogallo si trovava paralizzato da uno sciopero generale contro le misure di austerità che il governo si è impegnato ad attuare per risollevare l’economia del paese, promesse in cambio di un sostegno finanziario, l’agenzia di rating Fitch abbatteva la sua scure. Il verdetto è dei peggiori: downgrade di un notch e il Portogallo diventa un paese “spazzatura”. Il rating del paese  passa da BBB- a BB + con outlook negativo.

L’agenzia ha giustificato la decisione in virtù dei “forti squilibri di bilancio, del livello elevato del debito in tutti i settori e delle prospettive macroeconomiche avverse”. Fitch si aspetta ora una contrazione del 3% del PIL nel 2012, ma ritiene che le importanti riforme strutturali del paese dovrebbe rendere il Portogallo più competitivo, nel lungo termine. L’agenzia ritiene, tuttavia, che il paese riuscirà a raggiungere il suo obiettivo di riduzione del deficit pubblico al 5,9% del Pil quest’anno e al 4,5% nel 2012, anche se non esclude il rischio di scollamento rispetto a tale obiettivo, a causa del debito pubblico, destinato a salire dal 93,3% del PIL di fine 2010 al 116% nel 2013.

Terza vittima della crisi del debito della zona euro, il Portogallo è diventato incapace di finanziarsi sui mercati a prezzi sostenibili. Dal mese di maggio beneficia di un piano di aiuti finanziari del valore di 78 miliardi, accordatogli dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale i quali, in cambio, hanno chiesto al paese l’adozione di misure di austerità e l’implementazione di riforme strutturali. Il tasso dei titoli a dieci anni ha raggiunto Giovedì, dopo l’annuncio del downgrade, l’ 11,036% contro il 10,944% del giorno precedente. L’ultimo record, stabilito a quota 13,441%, risale al 15 luglio.

Secondo Fitch, il debito delle imprese pubbliche rischia di gravare sui conti del paese e potrebbe tradursi nella necessità di adottare ulteriori misure di risanamento nel 2012. Inoltre, Fitch ritiene che la crisi del debito potrebbe avere un “impatto significativo” sul sistema bancario, che non ha più accesso al mercato interbancario per finanziarsi. Alla luce di ciò, l’agenzia sottolinea che una ricapitalizzazione, o un ricorso alle liquidità della Banca centrale europea (BCE), sono soluzioni “necessarie”. Il pacchetto di aiuti concessi al Portogallo nel mese di maggio, prevede altresì 12 miliardi per una eventuale ricapitalizzazione del sistema finanziario. Finora, le banche non vi hanno fatto ricorso, temendo che lo Stato potrebbe diventare, in questo modo, loro azionista. Ma diverse banche portoghesi, tuttavia, hanno recentemente indicato che potrebbero ricapitalizzarsi attraverso questo fondo.

L’agenzia ha rivisto le previsioni di crescita del paese a causa delle scarse prospettive economiche in Europa. Fitch si aspetta una contrazione del 3% del PIL del Portogallo nel 2012, ma ritiene che le importanti riforme strutturali del paese dovrebbe renderlo più competitivo a lungo termine. Lunedì, il ministro delle Finanze portoghese, Vitor Gaspar, ha stimato che la recessione in Portogallo è destinato a peggiorare nel 2012, – 3% del PIL, contro il – 2,8% stimato in precedenza. La previsione per il 2012 del governo si unisce quella della Commissione europea, secondo la quale, l’anno prossimo, l’economia portoghese dovrebbe rivelarsi la peggiore dell’ UE. Il ministro ha però precisato che per il 2011, la recessione dovrebbe essere meno pronunciata del previsto, a – 1,6% del PIL, contro il – 1,9% precedente.

Il Portogallo ha registrato un calo del PIL a partire dall’ultimo trimestre del 2010, e la sua economia si è contratta nel terzo trimestre del 2011 dello 0,4%. Il Parlamento portoghese ha adottato in prima lettura la Legge Finanziaria 2012, caratterizzata da un rigore draconiano e che va al di là delle misure raccomandate dall’ UE e dal FMI. La votazione finale è prevista il 30 novembre.