Aveva ricevuto forti pressioni per l’acquisto di Merrill Lynch. Così Kenneth Lewis, Ceo di Bank of America, accusa i piani alti della politica e dell’economia americana per la megaoperazione finanziaria di settembre. Costata a BofA 50 miliardi, che è salita così sul tetto del mondo tra le banche di brokeraggio. Ieri, i legali di alcuni Repubblicani hanno diffuso documenti rilevanti sul caso, tra cui un’e-mail inviata Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond, in cui si riportano le dichiarazioni di Ben Bernanke in merito all’intenzione di Lewis di tirarsi fuori dall’operazione Merrill grazie ad una clausola del contratto.
“Ho avuto una lunga conversazione con Ben – si legge-. Dice che pensa che la minaccia della clausola sia irrilevante in quanto non credibile. Inoltre vuole che sia chiaro che se giocano questa carta e poi hanno bisogno di aiuto, il management è andato.”
Ancora più esplicite le dichiarazioni dello stesso Lewis che accusa Tesoro e Fed di avergli tappato la bocca: “Il presidente della Fed, Ben Bernanke, e l’allora ministro del Tesoro, Henry Paulson, esercitarono pressioni affinchè non rivelassi il reale stato delle finanze di Merrill Lynch, in modo da evitare il naufragio della fusione”. Su questo punto oggi si esprimerà il Congresso.
Per Bernanke le cose sono andate in maniera diversa: “Assolutamente non ho mai” chiesto a Lewis di mantenere il segreto sull’operazione. Alcune fonti vicine al caso affermano che leggendo le mail si comprende che i funzionari dell’istituto di Washington erano preoccupati per l’abbandono della fusione da parte di BofA: avrebbe comportato il crollo di Merrill e dell’intero mercato. Dopodichè nessuno più avrebbe teso una mano per salvare Bank of America dal sicuro tracollo.
Fonti riportate dal Wall Street Journal affermano che da settimana prossima (precisamente mercoledì; Associated Press) alcune grandi banche come Morgan Stanley e Jp Morgan inizieranno a restituire i fondi Tarp.
[…] Ben Bernanke dirà la sua su un fatto che lo riguarda in prima persona, un tema quantomeno spinoso: l’acquisizione di Merrill Lynch da parte di Bank of America, uno scandalo finanziario (forse inevitabile) che ha intaccato macchiato l’onore dello stesso […]
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