Da San Francisco, California, il messaggio è diretto. La governatrice della Fed, Yellen, ha detto che l’aumento del tasso di sconto “non significa niente” perché “non è il momento cruciale” per rimuovere gli stimoli e l’acquisto di titoli sui mutui. Queste manovre arriveranno solo quando ci saranno chiari segnali di ripresa.
Le parole della Yellen sono importanti perché arrivano due giorni prima del discorso di Ben Bernanke, domani davanti al Congresso per la due giorni di dibattito sulla politica monetaria. Solo allora si avranno (forse) indicazioni più chiare sull’operato della banca centrale americana.
Certo, non è facile prevedere se Bernanke riserverà delle sorprese. Con una vetrina così ampia tutto è possibile. Secondo gli osservatori potrebbe non mancare l’occasione per rimproverare il Congresso per non aver ridotto il deficit a sufficienza. D’altronde in questo caso i presupposti ci sono tutti. Il governatore della Fed del Kansas City, Tom Hoenig, aveva detto che il deficit di bilancio potrebbe rendere più difficile l’analisi economica della Fed.