Facebook, il più famoso dei social network, sarebbe pronto a sbarcare in Borsa. L’informazione è trapelata dalle pagine del Wall Street Journal. Questa non è la prima volta che circolano voci su una possibile IPO di Facebook. Ma, secondo il Wall Street Journal, i colloqui con la Securities and Exchange Commission (SEC), ente preposto alla vigilanza del New York Stock Exchange, sono in fase avanzata. La quotazione di Facebook, società che vanta oggi 800 milioni di utenti, potrebbe avere luogo tra aprile e giugno 2012.
La giovane azienda fondata nel 2004, mira a raccogliere più di $ 10 miliardi. Tale operazione le consenitrebbe di raggiungere un valore di oltre $ 100 miliardi. Ovvero 26 volte il suo fatturato previsto. Secondo le stime del sito eMarketer, il fatturato di Facebook dovrebbe attestarsi intorno ai $ 3,8 miliardi. Poche aziende hanno sinora saputo gestire una simile impresa: solo 13 secondo Dealogic, uno specialista della IPO (offerta pubblica iniziale). L’IPO sarebbe dunque una delle più grandi mai condotte negli Stati Uniti, dietro Visa nel 2008 (19,7 miliardi), General Motors nel 2010 (18,1) e AT & T Wireless nel 2000 (10,6).
E sarebbe la più importante nel campo della tecnologia. Infatti, l’introduzione di Google nel 2004, presentata come gigantesca, aveva permesso di raccogliere 1,9 miliardi di dollari per una valutazione di 23 miliardi. Nel caso di Facebook, si parla di cinque volte di più.
Mark Zuckeberg non ha mai fatto mistero della sua riluttanza circa una quotazione di Facebook, anche se non ha mai rifiutato l’idea. Il periodo non è forse il più adatto. Groupon, che ha recentemente debuttato a Wall Street, ha raccolto solo 805 milioni di dollari dai mercati. Fin dalla sua IPO, risalente al 4 novembre, il titolo ha conosciuto diverse battute d’arresto. E’ sceso da 26,11 dollari a 15,24 dollari per azione, nella giornata di Lunedì 28 novembre. Stessa sorte anche per Linkedin, la cui azione, quotata $ 83 il giorno della sua introduzione, il 19 maggio, è precipitata a 64 dollari Lunedì 28 novembre.
Tuttavia Facebook vuole certamente accelerare il processo. Secondo le leggi degli Stati Uniti, una società che ha oltre 500 soci è tenuta a pubblicare i suoi conti, cosa che Facebook non ha mai fatto prima. E, naturalmente, tale numero è stato superato nel corso dell’anno 2011. Come risultato, l’azienda ha tempo fino al 31 marzo 2012 per svelare le sue cifre. I dirigenti e membri del consiglio di amministrazione della società hanno ammesso privatamente che questa disposizione della SEC è penalizzante poiché la società è in tal modo soggetta a tutti gli obblighi di una società quotata senza tuttavia godere degli stessi benefici, soprattutto in termini di accesso ai finanziamenti sul mercato. A queste condizioni, l’introduzione “forzata” a breve termine è quasi inevitabile.
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