Eurozona: ultimatum alla Grecia

Ancora semaforo rosso per la Grecia. L’Eurozona ha deciso di rimandare il proprio via libera ad una nuova tranche di aiuti al paese, concedendo ad Atene meno di una settimana per soddisfare le condizioni richieste, tra cui nuove economie di bilancio. Il presidente dell’Eurogruppo, Jean -Claude Juncker, dopo una riunione del Forum dei ministri delle Finanze dell’Unione monetaria a Bruxelles, ha infatti dichiarato che nonostante i notevoli progressi compiuti negli ultimi giorni, sul tavolo non vi sono ancora gli elementi necessari per prendere delle decisioni nell’immediato.

Una nuova (l’ennesima!) riunione dell’Eurogruppo è attesa per Mercoledì prossimo. Il Parlamento greco dovrà prima approvare il piano di austerità su cui i partiti politici greci e i rappresentanti dei creditori della Grecia, riuniti in seno alla squadra della “troika” (UE-BCE-FMI) hanno trovato un accordo di principio nel corso della giornata di Giovedì.

L’area dell’euro chiede inoltre che i partiti della coalizione al potere ad Atene sappiano fornire “forti garanzie politiche” sul loro sostegno al piano di austerità. “Vogliamo impegni reali” sulle riforme che vengono implementate, ha detto Jean-Claude Juncker, mentre la pazienza dei paesi della zona euro sembra stia per esaurirsi.

La Grecia sta negoziando da settimane su due piani paralleli. Da un parte spera in un nuovo programma di prestiti europei, per un ammontare di 130 miliardi di euro e, contemporaneamente, sta cercando di ottenere dalle sue banche creditrici una riduzione del debito fino a 100 miliardi di euro. Questo piano di sostegno è essenziale se la Grecia vuole ancorare (almeno) sperare di evitare un default il 20 marzo, data entro la quale il paese deve rimborsare dei prestiti in essere.

Il Commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, ha sottolineato che il tempo per giungere ad un accordo completo sta per scadere ma che “siamo ancora in tempo.” Egli ha inoltre indicato che la proposta franco-tedesca di creare, nell’ambito del nuovo programma di aiuti, uno conto bloccato speciale per garantire il rimborso del debito greco, è stata presa seriamente in considerazione. La commissione, che sta valutando l’idea insieme ad esperti della zona euro, ritiene infatti che sia “una opzione possibile”.