Eurozona: gli acquisti della BCE contro la recessione

Anche se non viene detto, l’attacco all’Eurozona continua e sembra proprio che la Moneta Unica ed i Paesi che la adottano siano presi di mira da ogni dove. Gli equilibri internazionali che si sono sempre fondati sulla moneta USA negli ultimi anni hanno vacillato a favore dell’Euro che ora si trova a dover rendere quello che ha guadagnato a suon di rating negativi.

Il metro di misura che abbiamo per capire la gravità della situazione non è tanto il differenziale tra i titoli del debito interni all’Eurozona, piuttosto la misura degli interventi che la BCE segue nella sua lotta contro la recessione. Proprio in questo momento sono stati rilasciati gli ultimi dati ufficiali dell’Eurotower, che parlano di una spesa di 3,361 miliardi di euro per i titoli del debito dei Paesi Europei con i quali si arriva ad un totale di 211 miliardi di euro di acquisti a sostegno dell’Euro.

Nonostante questo il cambio con il Dollaro USA continua a scendere alzando la volatilità, come nei “migliori” down-trend che si vedono sui mercati di qualsiasi genere. Attualmente il cross viene scambiato intorno a 1.3022 in bilico tra il recupero verso 1.3150 e la discesa sotto a 1.2900 che viene considerata un punto di non ritorno sotto il quale il top assoluto del cambio potrebbe non essere più visto, a favore di un ritorno verso il rapporto di 1:1 tra Euro e Dollaro USA.

Nel breve periodo il trading è fermo per via del laterale iniziato Venerdì scorso nel pomeriggio e difficilmente prima di domani riusciremo ad avere spunti operativi; a fine giornata però un close orario sopra a 1.3045 darebbe un debole segnale rialzista mentre viceversa la perdita del supporto a 1.2970 invertirebbe le aspettative per almeno 20 pips di trade verso il basso.

Intanto l’attenzione torna a Eur/Chf dove il crollo di Giovedì scorso sembra avere conseguenze negative già in apertura di ottava e si aprono le scommesse sul nuovo intervento della Svizzera in merito per stabilizzare la situazione.