Eurozona: la crisi è esistenziale. Nessun paese è al sicuro

Per il direttore del Fondo monetario internazionale (FMI), i  legami commerciali e finanziari dell’ Asia con l’Europa potrebbero influenzare la crescita economica. L’Asia continua nettamente a rappresentare il traino della sviluppo economico a livello globale, ma potrebbe essere colpita da un aggravarsi della crisi nella zona euro, proprio a causa dei suoi contatti di natura commerciale e degli investimenti con l’Europa. Questo il monito lanciato Sabato dal direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che ha parlato in una conferenza stampa dopo l’incontro con il ministro delle Finanze giapponese, Jun Azumi.

L’ex ministro francese dell’Economia ha esortato il rafforzamento della cooperazione internazionale e ha invitato ad adottare un’ azione politica risoluta, al fine di assicurare una crescita forte, sostenibile ed equilibrata. “Abbiamo discusso le conseguenze della crisi nella zona euro, e quelle che potrebbero prodursi nel resto del mondo, soprattutto in Asia, se la situazione peggiorasse di nuovo”. “Nelle attuali circostanze nessun paese può ritenersi immune, a prescindere dal suo sviluppo, dal suo livello di emergenza o di progresso “, ha avvertito il numero uno dell’Istituto di Washington.

Il FMI conta sul Giappone per incrementare le proprie risorse. Prima di arrivare a Tokyo, Christine Lagarde ha visitato Mosca e Pechino, sperando di convincere la Russia e la Cina ad investire parte delle loro enormi riserve valutarie in fondi di salvataggio della zona euro . I grandi paesi emergenti dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) sono riluttanti ad investire direttamente nel Fondo europeo per la stabilità finanziaria (EFSF), e preferirebbero aiutare l’Europa attraverso contributi al Fondo monetario internazionale.

Intanto lo stesso FMI conferma il rischio di recessione, scenario già suggerito dalla Commissione europea. In una nota preparata per il G20 di Cannes, ma pubblicata solo Venerdì, il Fondo ritiene che il recupero delle economie avanzate stia slittando e decelerando. Paralisi e incoerenza hanno contribuito a esacerbare l’incertezza, hanno indotto una maggiore sfiducia e acuito le tensioni dei mercati finanziari.

L’area dell’euro è di fronte ad una “crisi esistenziale” che deve essere superata. Queste invece le parole pronunciate Venerdì dal Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il quale ha aggiunto che sarà fatto tutto il possibile per preservare la sua integrità. La zona euro appare priva di forze, un anello debole, per la cui salvezza è necessario mettere fine alle divergenze economiche. “Siamo nel mezzo di una crisi che colpisce il cuore (…) dell’Unione europea, l’euro. Una crisi esistenziale, e abbiamo intenzione di vincerla”, ha detto Rompuy, sottolineando che l’adozione delle misure di austerità in Italia, consentirà al Paese di riconquistare la credibilità perduta.