Il cross euro-dollaro è senza dubbio uno di quelli che tengono più banco negli ultimi tempi per ciò che concerne il mercato monetario. Ma quale può essere considerata al momento la soglia di pericolo che potrebbe riportare la moneta unica europea a subire il peso di quella verde?
Lo scorso giovedì il cambio tra le due monete è rimasto vittima di una correzione definita brusca da molti che ha visto l’euro perdere terreno rispetto al conio statunitense. In pratica, entrando in tecnicismi, il cross euro/dollaro è stato respinto da 1,1860. Tenendo conto dei dati attuali è il livello 1,1715 da considerare “pericoloso” perché potrebbe fornire un segnale negativo e quindi portare l’euro ancora più in basso intorno agli 1,6. Sebbene si sia sempre detto che un supereuro non è qualcosa da augurarsi, allo stesso tempo è importante sottolineare come sia necessario che si stia lontani dalla parità.
In attesa di vedere come si comporterà il mercato alla ripresa della contrattazioni, vi è bisogno di notare qualcosa che riguarda la moneta verde: il suo rapporto con l’oro. E’ possibile infatti notare che quando le quotazioni del dollaro scendono, l’oro tende a salire e viceversa: la scorsa settimana ne è stato esempio palese quando in corrispondenza del più forte rialzo della moneta americana l’oro ha fatto segnare il più cospicuo ribasso.
Ad ogni modo, tornando ad affrontare il cambio euro-dollaro, se le condizioni rimarranno più o meno le stesse si dovrebbe essere testimoni nel 2018 di un rafforzamento graduale del conio europeo, soprattutto se non vi saranno grandi scossoni politico economici.