Apertura leggermente positiva in questo inizio ottava per il tasso di cambio euro-dollaro, che attualmeente quota poco sopra 1,32 dopo aver testato positivamente l’area di supporto di 1,3170. L’allentamento delle tensioni in Siria, dovuto all’attesa della decisione del Congresso USA su un possibile intervento militare nei confronti del regime di Damasco, ha favorito la ripresa della moneta unica, che la scorsa settimana aveva evidenziato grosse difficoltà contro il biglietto verde. Stamattina l’euro beneficia anche dell’ottimo dato relativo all’indice Pmi manifatturiero nell’eurozona, che ad agosto è salito a 51,4 punti.
Il risultato è di un decimo superiore alla stima preliminare e ioltre un punto più alto rispetto al mese scorso. E’ il miglior risultato da giugno 2011. Dall’indagine effettuata presso i direttori d’acquisto della manifattura europea, emergono incoraggianti segnali positivi dalle voci produzione e nuovi ordini. A favorire il sensibile miglioramento del Pmi europeo è ancora una volta il settore manifatturiero tedesco, cresciuto al ritmo maggiore degli ultimi due anni.
Bisogna ricordare che letture del dato superiori ai 50 punti evidenziano una fase di espansione dell’attività economica, mentre sotto i 50 punti viene segnalata una fase di contrazione dell’economia. Sorprendente il Pmi manifatturiero in Spagna, salito a 51,1 punti ai top da aprile 2011. Buone indicazioni anche dall’Italia. Sul forex quest’oggi il tasso di cambio euro-dollaro dovrebbe muoversi principalmente tra 1,3250 e 1,32, considerando i minori volumi attesi per la chiusura delle borse americane dovuta alla festività del Labour Day. Il rimbalzo potrebbe anche proseguire fino a 11,33, dove però c’è una solida resistenza che non sarà affatto facile superare.
In caso di ritorno del clima di avversione per il rischio (risk off), il cross euro-dollaro potrebbe tornare ad essere soggetto a forti vendite e probabilmente tornare a effettuare un nuovo test dell’area di supporto di 1,3170. In caso di chiusura giornaliera sotto questo livello, e magari sotto 1,3150, potrebbe iniziare una nuova fase discendente dei prezzi con target posto sulla soglia psicologica di 1,30.