Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha appena diffuso tramite il comunicato stampa numero 33 del 16 Marzo 2012 i dati relativi alla prima emissione del nuovissimo BTP Italia a 4 anni.
Quello che già sappiamo viene confermato nelle prime righe, dove si specifica che il BTP Italia è indicizzato all’inflazione italiana (indice FOI, senza tabacchi, indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) ed ha una scadenza di, appunto, 4 anni. Il tasso cedolare minimo garantito nella prima emissione è pari al 2.25% mentre la scadenza è esattamente al 26 Marzo 2016. Il regolamento è previsto al 26 marzo prossimo ed il codice ISIN identificativo è IT0004806888.
Per le modalità di sottoscrizione, collocamento e distribuzione il MEF rimanda al sito ufficiale. Le preoccupazioni del Ministero per la nuova emissione sono tante, ma le caratteristiche del titolo offerto rispecchiano esattamente le necessità di un mercato in evoluzione; il rimborso semestrale della cedola insieme ad una scadenza piuttosto breve fa’ di questo titolo la scelta ideale per l’investitore medio di oggi; se i 10 anni degli storici BTP sono diventati insostenibili per i piccoli investitori, i titoli sotto i tre anni sono poco redditizi ed in ogni caso non vi è una cedola fissa che consente un minimo di rientro sul capitale. Per questo motivo i Buoni Fruttiferi sono i preferiti ancora, anche se il BTP Italia potrebbe cambiare gli equilibri.
Oltre all’importanza del nuovo collocamento sarà sempre di rilevanza l’emissione dei BTP a 10 anni, che ancora rappresentano un indicatore economico sulla sanità del debito sovrano degli stati dell’Eurozona.