Il parlamento tedesco ha detto sì. Approvato dal Bundestag l’ampliamento dell’ EFSF, il fondo salva stati: 523 voti a favore, 85 contro, 3 astenuti. Il cancelliere tedesco Angela Merkel raggiunge la sua maggioranza e supera la soglia prevista di 311 voti. Secondo fonti del Parlamento i sì espressi tra le fila della coalizione di governo sonostati infatti 315.
La proposta di legge approvata dalla Germania prevede l’estensione della dotazione del fondo salva stati, che aumenta da 250 a 440 miliardi di euro, autorizzandone la facoltà di acquistare titoli di stato europei sul mercato secondario e la possibilità di mettere linee di credito a disposizione dei paesi in difficoltà.
La Merkel può dunque tirare il fiato. Un successo ma, soprattutto, un grande sollievo per il suo partito. Dopo l’approvazione al Bundestag il testo passerà alla Bundesrat, il senato federale in cui sono rappresentati i 16 Länder tedeschi, controllato dall’opposizione. Tutti i parlamenti dei 17 paesi membri dell’Eurozona devono approvare l’adozione delle nuove misure, secondo gli accordi definiti in occasione del vertice del 21 luglio. Dopo Slovenia e Finlandia, la Germania sarà l’undicesimo paese dell’area euro ad approvare le riforme all’EFSF. Mancano ancora sei paesi tra cui la Slovacchia, che sembra intenzionata a temporeggiare.
Intanto il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schäuble, parlando al Bundestag, ha detto che il fondo “non sarà aumentato”, ipotesi che “non è in discussione”, aggiungendo che “tutte le guidelines che devono essere applicate al fondo Esfs allargato non sono ancora state definitivamente negoziate”. Quando lo saranno, ha aggiunto, il Parlamento “dovrà pronunciarsi in merito”. La porta a ulteriori cambiamenti e a probabili mega- aumenti rimane dunque aperta. Il ministro ha poi sottolineato che “la stabilità in Europa dipende dalla forza economica della Germania”. In virtù delle modifiche apportate all’ EFSF, e approvate dal Parlamento tedesco, la Germania dovrà farsi carico di un onere di oltre 211 miliardi di euro.