Ecofin, la Gran Bretagna alza la voce

La nuova Gran Bretagna di Cameron+Clegg alza la voce in Europa. In sede Ecofin, il consiglio dei ministri economici dell’Unione europea, il ministro delle finanze inglese George Osborne ha chiesto il congelamento del bilancio dell’Unione ritenendo “inaccettabile” la richiesta, partita dalla Commissione, di aumentare il bilancio dei Ventisette, visti i sacrifici già chiesti agli Stati membri. Incrementare il bilancio del 6% significherebbe per Londra – dice Osborne – sborsare altri 600 milioni. Inoltre, la Gran Bretagna non ha gradito la proposta di direttiva sugli Hedge fund (fondi speculativi) e private equity sulla quale l’Ecofin ha espresso, in via preliminare, parere favorevole. Londra ha trovato sponda nella Repubblica Ceca, anch’essa contraria al provvedimento. Non è stata digerita l’idea di sottoporre alle nuove regole comunitarie di trasparenza e supervisione i gestori di questi fondi stabiliti fuori dall’Ue (nella City ce ne sono molti).
Non si tratta comunque di ostruzionismo tout-court, l’intenzione è di mediare per far passare una regolamentazione più morbida: una fonte diplomatica inglese ha detto che la porta rimane aperta per modifiche della direttiva durante la prossima discussione in programma all’Europarlamento.