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Donald Trump, l’attentato fa salire Bitcoin

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Donald Trump subisce un attentato e il Bitcoin sale di valore. Ancora una volta le monete digitali dimostrano come avvenimenti teoricamente non correlati al mondo finanziario possano muoverne l’andamento.

Donald Trump e l’effetto sul mercato

Il Bitcoin in particolare ha fatto un letterale salto in avanti dopo il tentativo di uccidere il candidato alla Presidenza Degli Stati Uniti Donald Trump. Un aumento quantificabile nell’8,6% del suo valore che lo ha riportato a un livello di 62.508 dollari.

Sebbene con percentuali differenti, lo stesso è stato registrato anche per Solana ed Ethereum. Secondo gli esperti questo sarebbe legato alla sensazione che Donald Trump abbia maggiori possibilità di vittoria alle prossime elezioni presidenziali. Insieme al fatto che, politicamente, vi sia al momento un ambiente più instabile: fattore questo che ricordiamo porta a crescere gli investimenti in asset che vengono considerati rifugio.

Ed è quello che accade da anni con Bitcoin nonostante la sua volatilità. Quando riflettiamo su come Donald Trump sia in grado di influire sull’andamento delle criptovalute, dobbiamo ricordare che le sue politiche sono economicamente molto particolari e decisamente protezionistiche. Qualcosa che può sembrare un bene da un lato ma che si rivela spesso problematico dall’altro.

Basti pensare a come un approccio di questo genere possa portare l’inflazione a salire nuovamente, nonostante tutti gli sforzi fatti dalla Federal Reserve per riportare la situazione al giusto livello.

Donald Trump e le sue politiche porterebbero anche a un ulteriore aumento del deficit. Qualcosa che economicamente, a prescindere dalle monete digitali, l’America non dovrebbe auspicare.

Bisogna ragionare con lucidità

Può bastare l’accontentarsi dell’effetto che Donald Trump ha al momento sul mercato delle criptovalute per poterlo sostenere in tal senso? Non proprio.

Donald Trump ha fatto sapere qualche tempo fa di essere forte sostenitore del Bitcoin. Forse non avendo particolarmente chiare le conseguenze di alcune sue dichiarazioni in tal senso. Sia per quel che concerne il mercato delle criptovalute sia per quel che riguarda l’economia americana in generale.

Ora il Bitcoin è nuovamente salito intorno ai 60.000 dollari e questo è un bene per chi possiede questa valuta digitale. A sorpresa, lo stesso halving non aveva portato a quelle che erano le conseguenze che ci si aspettava. Quindi questo rialzo può essere generalmente ben visto, a prescindere dalla motivazione.

La vera domanda che ci si dovrebbe porre è: conviene optare per una forte instabilità a livello politico solo per veder crescere le monete digitali? Una risposta saggia e ben calibrata ci porterebbe a rispondere di no. Soprattutto per le conseguenze sull’inflazione. Saranno gli americani capaci di capirlo per tempo?