Riprende la marcia del dollaro americano, che sul forex si è apprezzato con decisione contro euro, sterlina, yen e numerose valute emergenti (tra cui il rand sudafricano). A dare lo sprint al biglietto verde ci ha pensato il dato sull’indice di fiducia dei consumatori americani, che a maggio è salito a 76,2 punti dai 68,1 punti di aprile. Si tratta del livello più alto da febbraio 2008. L’indice è risultato anche superiore alle attese degli analisti finanziari, che si aspettavano un leggero incremento a 70 punti.
A rafforzare il dollaro americano ci ha pensato anche il dato relativo all’indice S&P/Case-Shiller, che analizza l’andamento dei prezzi delle case delle venti città più importanti degli Stati Uniti, che ha registrato una crescita del 10,9% su base annua. Battute le stime degli analisti, che si attendevano un incremento del 10,1%. Si tratta dell’aumento maggiore da aprile 2006. Su base mensile la crescita è stata pari all’1,4%. Secondo Harm Bandholz di Unicredit, “l’aumento del prezzo delle case rappresenta un importante vento favorevole alla ripresa dell’economia statunitense”.
► DOLLARO IN FRENATA SU INCERTEZZA PIANO QE
Ora il mercato si concentrerà sul dato dei non-farm payrolls della prossima settimana, che potrebbe rappresentare una svolta nelle strategie di politica monetaria della Fed. I mercati non si aspettano una riduzione del piano di QE a giugno, ma un dato molto positivo sui non-farm payrolls potrebbe clamorosamente cambiare le carte in tavola. Intanto sul forex gli acquisti sul biglietto verde si fanno sempre più decisi. Il cambio euro/dollaro è stato respinto nuovamente a 1,2950 e da questo livello sono partite forti vendite con ritorno dei prezzi in area 1,2850.
► EURO FERMATO A 1,2950 DOLLARI MA VOLUMI IN CALO
Pesante calo anche per il cross sterlina/dollaro, sceso fin sotto 1,5050 e ora diretto verso il test di area 1,50. Ritorna a salire il cambio dollaro/yen, che si è spinto fino alla resistenza di 102,50. Il biglietto verde è molto forte anche contro diverse monete dei paesi emergenti. In particolare prosegue il rally sul rand sudafricano: il cross Usd/Zar è volato sui livelli più alti da oltre 4 anni in area 9,80, favorito anche dal brutto dato sul pil sudafricano nel primo trimestre dell’anno.