Il dollaro scende sui mercati e segna il minimo da tre settimane a questa parte. A spingere il biglietto verde verso il basso sono stati i dati sul settore edilizio provenienti dagli Stati Uniti, che hanno visto una contrazione non prevista per il mese di marzo. L’indice è ai minimi, in calo dello 0,41%, a quota 99,868. Si tratta della flessione più importante degli ultimi tre anni, per le abitazioni negli Stati Uniti, e questo ha influito molto sulle quotazioni del dollaro. Un rallentamento importante nella costruzione di nuove abitazioni, piuttosto inaspettato, anche se l’incremento nelle richieste di licenze edilizie, fa presupporre gli analisti che si tratti di una battuta d’arresto anomala, ma niente di pregiudizievole per il mercato.
Il dollaro va giù con le più importanti valute, a cominciare dalla sterlina, che però ha avuto un’impennata alla notizia di oggi, di elezioni anticipate in Gran Bretagna. La valuta britannica risulta forte su tutti i mercati, ma il dollaro scende anche contro lo yen, a 108,82. Qui sono le negoziazioni commerciali tra i due paesi a lasciare gli analisti nell’incertezza, viste le intenzioni di protezionismo del presidente Trump.
Gli USA premono per un dollaro debole a breve termine, per rilanciare le esportazioni, senza allontanarsi dall’obbiettivo di un biglietto verde più forte nel lungo termine, per pagare i saldi commerciali più agevolmente.