Il dollaro non ferma la sua corsa verso il basso, e ora si trova ai minimi storici da tre settimane. Ora la Federal Reserve è più che cauta sull’aumento dei tassi, visti gli andamenti economici e soprattutto l’impasse per il futuro, in cui non si sa ancora se gli Usa e la Cina riusciranno a trovare un accordo sui dazi. Ieri si riuniva il Fomc, e la banca centrale ha ridimensionato tutte le previsioni.
Per gli analisti, l’indice del dollaro potrebbe segnare presto i 93,5 punti, nel caso venisse abbattuto il supporto a 95.
Le coppie
Questa mattina, l’indice del dollaro USA continua a scendere, come ieri, che aveva visto un -0,5%. Questa notte un altro -0,13%, rompendo così il muro dei 95, a 94,91. Le previsioni sono dunque di un continuo sccendere per questa settimana.
Bene le valute che sono molto connesse alle materie prime, come i dollari dell’Oceania e il canadese. La coppia AUD/USD sale dello 0,34% a 0,7268, e ieri era andato in rally con un +1,36% ieri.
Il dollaro soffre anche sullo yen. La coppia USD/JPY scende dello 0,31% a 108,66 yen. Stesso discorso per l’euro. La coppia EUR/USD sale dello 0,23% a 1,150 dollari. L’euro sale anche se l’economia europea, e tedesca, non vanno, in particolare le vendite al dettaglio della Germania.
Sale anche la sterlina, con la coppia GBP/USD che sale dello 0,21% a 1,3142 dollari. La sterlina risente dell’impasse Brexit, altrimenti avrebbe potuto incrementare di più. Con l’euro è stabile, a 0,8746.